ABBIATEGRASSO – Domenica il presidente della Consulta Ecologica Nicholas Chignoli si è recato lungo il canale scolmatore perché avvisato di un’anomala moria di pesci in corso. Più tardi lo abbiamo raggiunto al salto della Casilina e in una diretta video ha dichiarato: “Stamattina quando sono arrivato l’acqua era opaca, di vari colori, maleodorante, e qui sotto c’era una quantità notevole di pesci morti. Abbiamo chiesto l’intervento di Arpa e Asl, Arpa è arrivata subito ed è andata a controllare l’impianto di Abbiategrasso, poi controllerà quello di Bareggio, invece Asl analizzerà i pesci, sperando di arrivare a capire il motivo di questa moria ed ennesimo scempio”. Intanto di sotto, fermi tra la struttura di cemento si nota un altro scempio… “Sì, per questo urge uno sgrigliatore che ponga fine a questo scarico indecente di rifiuti. Già questo basterebbe a gridare allo scandalo, non è più tollerabile quel che si vede. Speriamo che per l’episodio di oggi, Arpa riesca a dare una risposta visto che non è mai nessuno, non si viene mai a capo… Anche il bypass dello scolmatore questa notte ha tracimato, bisogna capire perché. Bisogna affrontare il problema in maniera organica, facciamo un appello ad Aipo e alla Regione perché si avvii l’iter per avere lo sgrigliatore”. Andando verso valle poi, lungo le sponde ancora visibili un po’ ovunque i pesci morti, anche se col passare delle ore, l’acqua ne ha trasportato la maggior parte verso il Ticino. Pesci grandi e di ogni taglia, soprattutto barbi, coperti dal fango o sopra i rifiuti, ma anche sulle sponde, all’asciutto, come se, ha detto Chignoli, “avessero tentato di resistere a qualcosa di improvviso”. Qualcosa di molto inquinante da scoprire, per risalire a cosa e a chi ha causato tutto questo ed evitarlo in futuro. E.G.
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