ABBIATEGRASSO – Giovedì 15 novembre nella splendida Villa Umberto in viale Cattaneo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 19a edizione della rassegna enogastronomica Abbiategusto. Quest’anno la manifestazione abbiatense, ormai celebre in tutta Italia e non solo, renderà omaggio allo scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi, autore del testo “L’Arte di mangiar bene”, opera che con la sua pubblicazione contribuì ad una prima codifica della storia della cucina italiana, nonché ad un inizio di unità d’Italia, partendo proprio dalla cucina.
“L’Arte di mangiar bene” è anche il messaggio della kermesse enogastronomica.
Seguendo e condividendo la filosofia di Artusi, Abbiategusto racconterà e metterà in evidenza il tema della “sostenibilità alimentare”, sì attuale, ma affrontato dallo scrittore più di un secolo fa, facendo emergere l’importanza del rispetto del territorio, la conoscenza e promozione di prodotti di stagione, andando quindi a rispettare la naturalezza dell’alimento, cibo gustoso, sano e a basso impatto ambientale. La presentazione del sindaco Cesare Nai è stata incentrata sugli aspetti storici e sociali dell’evento, andando a descrivere il quadro storico in cui l’Artusi compì la sua opera; ha sottolineato così l’importanza che gli studi di Artusi rappresentarono per l’Italia di quegli anni, “L’Arte di mangiar bene” uscì nel 1891 e non solo permise una codificazione, una diffusione e conoscenza delle varie tradizioni culinarie, mettendole in relazione e comunicazione, ma contribuì anche ad una prima unificazione del popolo italiano, sotto l’aspetto sociale e linguistico. Queste le parole del sindaco Nai: “Il popolo italiano era diviso in ambiti regionali, a volte anche Stati, con tanti dialetti e tradizioni diversi gli uni dagli altri. Oggi per noi è normale parlare l’italiano ma solo cinquant’anni fa non lo era, tanto meno a fine ‘800. L’arte della cucina quindi, oltre che esser il primo testo che va a mettere insieme tutte le tradizioni alimentari regionali e riunirle in un’unica opera, andò anche ad influenzare positivamente la diffusione della lingua italiana, essendo diventato un libro molto diffuso nelle case italiane, portando questa cultura del cibo e del prodotto in gran parte d’Italia. Pellegrino Artusi si rese conto che una cucina nuova doveva esser rivolta ad un pubblico nuovo e soprattutto ad una lingua nuova. Tutto questo per dire quanto, con questa 19a edizione, si sia voluto riprendere una tradizione che è una tradizione moderna ai suoi tempi. Oggi, l’arte di mangiar bene riassume molte cose: mangiar bene non vuol dire dar soddisfazioni solo al palato, o aver una buona ricetta da preparare, mangiar bene racchiude tanti aspetti, come un prodotto sano, genuino, un prodotto di filiera corta; l’arte ha a che fare con una professionalità, arrivata a certi livelli, la cucina diventa arte. Le premesse ci sono e la convinzione che anche l’aspetto culturale sia ben presente in questa edizione. Un ringraziamento a tutti i collaboratori”. L’assessore alla gestione del Territorio, Fiere e Mercati Cristina Cattaneo ha ribadito e ampliato i concetti e l’importanza dello scrittore Artusi, tanto da dedicargli appunto l’edizione di Abbiategusto di quest’anno. Cattaneo ha poi elencato le novità, cominciando dalla descrizione del “Borgo del Gusto “, un allestimento in Fiera che ha permesso di dividere le varie esperienze in sezioni, ognuna con il proprio nome e le proprie peculiarità, come ad esempio la novità del padiglione Lido Mare dove ci sarà la presentazione e la vendita del pesce fresco e l’opportunità di godere dello spettacolo di alcuni eventi di showcooking. L’assessore ha poi presentato l’elemento che farà da collante tra la Fiera Agricola e Abbiategusto, cioè il concorso enogastronomico “Il riso nel piatto: come ti racconto una storia”, al quale parteciperanno 12 esercizi commerciali del nostro territorio e avrà come conclusione la premiazione dei vincitori lunedì 26 presso i sotterranei del Castello. “Ritenevo utile inserire un seme di sostenibilità, di rispetto per l’ambiente anche in una rassegna che parla di gusto, infatti l’evento della proiezione del docu-film ‘Immondezza: La bellezza salverà il mondo’, si colloca proprio in questo tema di rispetto per l’ambiente e gestione dei rifiuti. – ha aggiunto Cattaneo, in qualità di assessore all’Ambiente – Parlando di prodotti etici e sostenibili, l’evento “BioBià: l’Orto Goloso in Villa” offrirà l’opportunità di acquistare prodotti bio, km zero e sostenibili”. Ha infine ringraziato anche gli Alpini, che come ogni anno saranno presenti ad Abbiategusto. Si sono susseguiti gli interventi degli esperti e dei protagonisti delle molte iniziative, introdotti da una breve presentazione della food blogger Francesca Simone. I professori e i dottori hanno sottolineato l’importanza di associare ad una corretta alimentazione una giusta attività fisica, rimarcandone il valore ormai scientifico di questo connubio. Ivan Donati, per conto di Confcommercio Abbiategrasso, ha descritto l’evento “FuoriAbbiategusto2018”, raccontando l’impegno e la collaborazione delle tante attività di ristorazione del territorio, e presentato il lancio del nuovo sito fuoriabbiategusto.it. Marta Scotti e Simona Lombardo invece hanno parlato dell’importanza dello stile e del buon gusto di questa edizione, presentando il loro evento “L’altro lato del Gusto “, un’esposizione di abiti di fattura artigianale che si terrà giovedì 22 novembre nel complesso monumentale dell’Annunciata. Venerdì 23 novembre alle ore 18 ci sarà l’inaugurazione di Abbiategusto presso il complesso fieristico di via Ticino, ribattezzato per l’occasione “Il Borgo del Gusto”, il quale rimarrà aperto fino alle 22.00 e riaprirà la mattina di sabato e domenica alle 9.30 e chiuderà sempre alle 22.00. Gli eventi si susseguiranno in varie location, fino a lunedì 26 novembre, serata del “Gran finale Abbiategusto 218”. L.C.
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