ABBIATEGRASSO – La fine delle prove scritte è un gran sollievo per il mezzo milione di studenti impegnati negli esami di maturità ma il clima che si respira è ancora ultra adrenalinico, visto che è arrivato l’orale! Qualcuno l’ha già sostenuto e si sta godendo la meritata vacanza, qualcun altro deve ancora “subirlo”. Che titolo avranno scelto i nostri maturandi per la tesina da discutere in questa temutissima prova finale? Per scoprirlo li abbiamo “pizzicati” fuori dalle scuole di Abbiategrasso… Quasi tutti ci hanno confessato di essere molto più agitati per l’orale che per gli scritti “perché è vero che si discuteranno argomenti di cui tratta la propria tesi (un percorso che tocca varie materie) – hanno confessato gli studenti – ma è anche vero che non conosci i commissari esterni, sei al centro dell’attenzione, non hai tempo per riflettere…”. Se nel tema della prima prova la tecnologia pervasiva e gli smartphone avevano battuto Calvino, nelle tesine si è rivelato molto quotato il tema dell’Expo. Ma, in generale, i nostri ragazzi si sono dimostrati decisamente creativi e…sul pezzo! Qualcuno ha scelto di focalizzarsi su personaggi famosi come il grande Steve Jobs o Pino Daniele. Qualcun altro ha seguito una linea psicologica o filosofica, come alcune ragazze del Pedagogico che si sono cimentate in Epicuro o Nietzsche con il suo “Übermensch” o hanno scelto argomenti come: “La scoperta dell’inconscio”; “L’espressione dell’identità attraverso il vestito”; il “Fondamentalismo come perdita della ragione”. C’è anche chi ha voluto parlare della “Propaganda”; chi della figura della donna nel Fascismo; chi dell’Euro o dei Paradisi Fiscali come due studenti di Ragioneria. Ecco, invece, alcuni temi dell’Itis: sigaretta elettronica, sicurezza, energia rinnovabile. Mentre un ragazzo dello Scientifico Tecnologico stupisce con la “Generazione procedurale dei sistemi planetari”. Il gruppo del Lombardini indirizzo sociale privilegia giustamente titoli più legati al mondo dell’Educazione, della Psicologia e della Disabilità: “Disegnare i sentimenti: il disegno dei bambini e la sua interpretazione”; “La Psichiatria al tempo della prima Guerra Mondiale”; “L’Autismo”, approfondito a partire dal bellissimo libro di Fulvio Ervas “Se ti abbraccio non avere paura”; “La Sindrome di Down”, le “Paraolimpiadi”. Qualcuno sceglie, invece, di partire dal film Billy Elliot e parlare di “Danza”. Insomma, si dice che una volta scelto il titolo, poi il percorso è tutto in discesa… Saranno d’accordo i maturandi? Una cosa è certa: da questi titoli emergono tanti spunti di riflessione. Complimenti a questi brillanti studenti pieni di risorse da mettere in gioco in futuro e a chi li ha accompagnati verso questo grande traguardo. Emanuela Arioli
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