TREZZANO S/N – Sabato 20 giugno sarà presentato il libro di Padre Renato dal titolo: “1965-2015, mi racconto come prete, uomo, credente”. All’iniziativa, che si svolgerà presso la chiesa di S. Lorenzo alle ore 19, saranno presenti il sindaco Fabio Bottero e Michele Paganini che avrà il compito di introdurre la manifestazione. Il libro è costituito da poco meno di duecento pagine e da decine di fotografie a colori e in bianco e nero che accompagnano la narrazione del percorso di vita compiuto da Renato Spallone. Dalla sua adolescenza a Casalnuovo (Foggia) alla prima scelta compiuta all’età di 14 anni di far parte delle adunanze come aspirante dell’Azione Cattolica alla successiva decisione di entrare in un seminario dei Rogazionisti che lo portò all’ordinazione Sacerdotale di Subiaco (Roma) l’8 Agosto 1965. Cinquant’anni di sacerdozio che Padre Renato festeggerà tra due mesi proprio a Casalnuovo dove l’amministrazione comunale sta mettendo a punto una articolata “Festa dell’accoglienza”.“L’idea di scrivere questo libro? È nata subito dopo un evento catastrofico, il terremoto del 2002. Io lasciai Casalnuovo a 14 anni e in quella tragica circostanza tornai e riannodai i rapporti con tutta la comunità; ed è stato proprio in quella occasione che nacque la volontà di scrivere un libro”. La storia della famiglia ricostruita attraverso il diario scritto dal padre, i documenti che hanno consentito di raccogliere il cammino verso il Sacerdozio, il servizio pastorale e le comunità religiose dove ha operato ed infine i ricordi degli ultimi anni trascorsi a Trezzano sul Naviglio tra i quali spiccano l’inaugurazione del nuovo oratorio e l’udienza con Papa Francesco del 29 Aprile scorso. Una parte rilevante del libro è dedicata anche ai tre viaggi che Padre Renato ha compiuto in Iraq. “Come Rogazionisti, aprimmo un campo profughi per cristiani sfollati dal sud ed in particolare da Bagdad e Mossul; un campo dove praticavamo particolare attenzione alla cura dei bambini”. Da quel campo i Rogazionisti dovettero però fuggire nell’agosto del 2014 a seguito dell’avanzata delle truppe dell’Isis e rifugiarsi, a loro volta, nel campo profughi Ashti 128 di Erbil. Ricerche storiche, aneddoti, il ritorno al paese natio, i ricordi delle stupende ore trascorse con gli amici ritrovati, i terribili giorni vissuti in Iraq, la commozione dei giorni più tristi e la gioia dei momenti più belli. Come ottenere il libro? Con un piccolo contributo; è sufficiente rivolgersi ad Anna Albertin o direttamente alla Parrocchia della chiesa S. Lorenzo.
Nessun commento