ABBIATEGRASSO – Pare che la situazione in famiglia fosse già difficile a causa dei precedenti per ubriachezza di D.G. trentaduenne, celibe, nullafacente, residente in via Antonio Sciesa 13. Domenica poco dopo la mezzanotte, le grida di una lite furibonda hanno preoccupato ancor più del solito i vicini che hanno dato l’allarme. I Carabinieri hanno trovato la madre ferita gravemente, il figlio l’ha colpita con un coltello a serramanico alle spalle, alla nuca, le ha reciso i tendini di una mano. La donna N.N. del ’53 è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano e ricoverata in prognosi riservata. Il figlio, in stato di alterazione psichica dovuta all’abuso di alcolici, litigava spesso con la madre con cui vive, un episodio che fa riflettere perché anche la forzata convivenza dovuta al coronavirus certo non aiuta chi non è in grado di stemperare eventuali motivi di conflitti e autoimporsi una maggiore tolleranza. Episodi di violenza domestica si possono verificare più frequentemente in questo difficilissimo momento e potrebbero aumentare e diventare proporzionali al suo protrarsi. La madre ha tentato, nonostante le sue condizioni, di ‘salvare’ il figlio, ha detto di essersi ferita da sola. Ovviamente non le hanno creduto e il figlio è stato arrestato e trasferito al carcere di Pavia con l’accusa di tentato omicidio. E.G.
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