VERMEZZO CON ZELO – Riceviamo e pubblichiamo da Paolo Ceccoli: “Ci ho sempre creduto e da quel tavolo non mi sono mai alzato. Sono un professionista di 49 anni, che vive da oltre 10 anni nell’oramai vecchio Comune di Zelo Surrigone (oggi Vermezzo con Zelo), con mia moglie Angela e mio figlio Mattia,e che ha deciso di dedicare il suo tempo alla politica del territorio.
Ne avrei fatto volentieri a meno perché svolgo con soddisfazione la professione di Revisore Contabile e Consulente Aziendale.
L’idea in me di partecipare alle prossime elezioni comunali è’ avvenuta grazie alla spontanea iniziativa di un ristretto, ma motivato, gruppo di persone che, animate dal proposito di confrontarsi ed impegnarsi, hanno sollecitato ed organizzato numerosi incontri con tutti i rappresentanti della società civile locale.
Ma purtroppo (come sempre avviene) questo percorso è stato, anche se breve, in alcuni momenti molto difficile, per chi come me non conosce e non appartiene al passato della politica di questo piccolo centro.
Un percorso iniziato ad un tavolo che ho sempre chiamato di “grande coalizione”, dove le idee e i contenuti dovevano essere il fulcro di un progetto vincente, alternativo e soprattutto di rinnovamento in cui i personalismi dovevano essere annullati per il bene comune e della collettività.
Oggi ci siamo NOI che quel tavolo non lo hanno mai ABBANDONATO, perché sempre convinti che l’idea fosse al centro di TUTTO.
Un tavolo trasformato per magia in una TAVOLA ROTONDA, in cui simboleggia l’uguaglianza nell’ideale e non la ricerca di una poltrona o di una posizione.
Il resto è il passato,fatto esclusivamente di persone che quel tavolo prima lo hanno accarezzato (in cerca di non so cosa) e successivamente abbandonato (forse perché non hanno trovato quel che cercavano).
Sono intimamente convinto che la nostra idea e il nostro piano programmatico si presenti ambizioso e, per conseguire risultati soddisfacenti, saranno indispensabili non soltanto l’impegno tenace e costante, ma soprattutto il coraggio e la forza delle idee, l’onestà e la trasparenza in tutti gli atti amministrativi, l’umiltà nell’ascolto e nel soddisfacimento di ogni particolare richiesta.
Sono un “uomo dei numeri” e credo che la mia esperienza in diversi contesti aziendali sia nazionali che multinazionali possa dare un valido contributo per migliorare e rendere efficienti le risorse attuali e future.
Risorse che non devono essere sprecate ma utilizzate per introdurre nuovi servizi e migliorare la qualità di quelli esistenti.
Oggi il gruppo a cui appartengo, e di cui sono fiero di far parte, è fatto di risorse che portano con sé il bagaglio di esperienze acquisite in anni di lavoro, anche ad alti livelli istituzionali, insieme ad altre che per la prima volta si mettono a disposizione della propria comunità con entusiasmo e voglia di fare.
E’ per questo che non voglio polarizzare l’attenzione esclusivamente su di me, ma invito tutti ad osservare bene questo gruppo, fatto di donne e uomini amalgamati, in saggia miscela generazionale, da un unico intendimento, quello di far prevalere l’IDEA su qualunque forma di individualismo”.
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