ABBIATEGRASSO – Molteplici le iniziative in campo per questa edizione di Abbiategusto, rassegna nata nel 2000 con lo scopo di far degustare e promuovere le migliori produzioni del territorio e conoscerne altre, una vetrina diventata Fiera nazionale nel 2011. Un’occasione per conoscere e sentirci Europa incontrando chi arriva da Langres, da Ellwangen, da La Bastide d’Armagnac… Molti gli espositori, molti i ristoratori che partecipano alla Kermesse, tutti contribuiscono a far crescere questa manifestazione che vuole allargare sempre più i suoi confini coinvolgendo ogni realtà eccellente che si tratti di comuni limitrofi o che venga dall’altra parte del mondo, per costruire una rete internazionale che lavori insieme per affrontare temi che ci riguardano tutti come il mangiare sano. Una vetrina per sapori e profumi della terra lombarda con i prodotti che portano il marchio Parco del Ticino, con formaggio, olio, vino, pane, salumi, carne, farine, conserve di altre regioni. Abbiategusto è una miniera di idee e golosità, un’occasione per imparare a scegliere e a distinguere ciò che, oltre ad essere molto gradito al palato, è anche più ‘pulito e giusto’, più sano. Abbiategusto è un’opportunità economica per la città e per il territorio, innanzitutto per i nostri produttori ma anche un’opportunità culturale per far conoscere quei prodotti,chiamati di ‘presidio slow food’, in via di estinzione come la ‘roveja’ che garantiscono bio diversità, ossia varietà locali strettamente legate al territorio di origine e alle tecniche agronomiche della propria tradizione rurale. Abbiategusto è un luogo d’incontro di eccellenze di diversa provenienza e intende dopo il riconoscimento di ‘fiera nazionale’, riprendere il camino dell’internazionalizzazione. La globalizzazione e il virtuale permettono ormai di intercettare e far conoscere le proprie potenzialità, annullando le distanze, permettono di far ‘viaggiare’ la nostra cultura, le nostre tradizioni attraverso i nostri prodotti. Abbiategusto ora è maggiorenne, dopo 18 anni è pronto a diventare punto di riferimento di un Distretto del Gusto che sposta i suoi confini, come ha proposto il Parco del Ticino per comprendere altri territori fino alla Svizzera, per comprendere altre eccellenze, coinvolgendo il pavese con i pregiati vini dell’Oltrepo e proseguire oltre l’Italia. Per estendere e diffondere il buon vivere a partire dalla buona tavola, con un “mangiare da re”.
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