ABBIATEGRASSO – Questo il motto dei Bersaglieri, tra le forze armate più amate dell’Esercito, conosciuti per essere “rapidi” e audaci, utilizzati anche oggi in missioni internazionali. Sabato e domenica hanno letteralmente invaso la città di Abbiategrasso per il Raduno Regionale, occasione per festeggiare il 180° anniversario di costituzione del Corpo Bersaglieri, nel centenario della Grande Guerra. Una ricorrenza importante è stato il 40° anniversario di ricostituzione della sezione locale “Ten.Pompeo Montorfano”, i cui “cappelli piumati”, capitanati dallo storico presidente Cav. e Grand’Ufficiale Ambrogio Locatelli (in carica per 35 anni) e dall’attuale presidente Orazio Pavesi, hanno organizzato alla perfezione queste due giornate, serratissime di eventi, parate, mostre, concerti, momenti solenni ma anche di gioiosa aggregazione. Un pensiero è stato dedicato alle vittime dell’attentato dell’11 settembre, mentre una piccola raccolta fondi è stata organizzata per le comunità colpite dal recente terremoto in centro Italia. La manifestazione ha richiamato Fanfare da ogni dove, l’”Arturo Scattini” di Bergamo ha fatto il suo arrivo nel quartiere Fiera di via Ticino sabato pomeriggio per poi recarsi al cimitero maggiore per il primo importante momento: la commemorazione dei bersaglieri defunti. La Fanfara ha poi attraversato tutto il centro storico fino al parco dei Bersaglieri, loro sede, in via C.M. Maggi. Un’altra bella sfilata ha animato il centro città dopo cena, fino a piazza Castello dove un numeroso pubblico ha assistito al concerto della Fanfara Scattini. Doveroso l’omaggio ai Caduti, domenica mattina, alla presenza del sindaco Arrara, dopo un partecipatissimo corteo che ha “ritmato” la domenica mattina abbiatense, grazie alle Fanfare (Arturo Scattini di Bergamo, Guglielmo Colombo di Lecco, Tramonti e Crosta di Lonate Pozzolo, Nino Garavaglia di Magenta; le pattuglie ciclistiche Luciano Manara di Milano e Angelo Este di Cremona) e alla banda Filarmonica. Applausi, manifestazioni di stima per il Corpo dei Bersaglieri, che ha sfilato sotto gli sguardi commossi dei più anziani che hanno vissuto la guerra e tutto ciò che ha significato, e di chi ha ricordato con affetto il nonno o il padre bersagliere. E poi gli sguardi vivaci dei bambini, stupiti, entusiasti di vedere sfilare per le strade eroi veri, in carne e ossa. Un lauto pranzo all’oratorio San Giovanni Bosco, con tanto di torte dedicate ai Bersaglieri, ha concluso due giorni di festa in cui tutta la città, associazioni (in primis Pro Loco e Amici del Palio) e commercianti, ha contribuito a far arrivare il proprio entusiasmo, la propria gratitudine a persone che con grande umanità, spirito di sacrificio e coraggio si sono battute, e continuano a battersi, per difendere la nostra libertà. (Foto di Ernesto Chiesa). S.O.
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