ABBIATEGRASSO – In diretta (i video li trovate sulla pagina Facebook L’Eco della Città) domenica notte la nostra giornalista Galeazzi ha rivolto qualche domanda a Finiguerra, che abbiamo incontrato davanti l’ospedale “Cantù”, essendo l’intera città il suo “punto elettorale”. Ha sollevato un forte “vento di cambiamento”, con cui tutti ora dovranno fare i conti. Come sempre con la sua leadership e il suo carisma, si è mostrato sorridente e forte e ha rincuorato i suoi supporter dagli occhi lucidi, visibilmente dispiaciuti e commossi dalle sue parole. Ha commentato l’incredibile risultato ottenuto, con due sole liste civiche e senza alcun partito che lo sostenesse, arrivando ad un testa a testa con Nai, che ha vinto con soli 127 voti in più. Ha annunciato un’opposizione dura e intransigente, come del resto ha fatto in questi 5 anni. “Con una campagna elettorale eccezionale, strepitosa e con ‘forze’ minori rispetto all’avversario, non ci si aspettava questo risultato, complimenti, come si sente?”
F.: “Sono sereno, mi sento bene. Tutti noi abbiamo la coscienza pulita, sicuri di aver fatto tutto quello dovevamo fare, abbiamo cercato di mettere Abbiategrasso di fronte a una scelta, c’era da una parte il cambiamento e dall’altra il ritorno al passato. Abbiamo preso 2.200 voti in più rispetto al primo turno, non ci dobbiamo rimproverare nulla. Mi auguro che Abbiategrasso possa avere un sindaco in grado di risolvere tutti i problemi della città e tenere insieme la maggioranza. Faccio i miei migliori auguri a Nai. Grazie alle moltissime persone che hanno sacrificato il proprio tempo libero per i banchetti e altro, per provare ancora una volta a realizzare il Cambiamento, è il risultato più bello, più bello di 5 anni fa…”
Intanto Finiguerra viene circondato da tutti i supporter e i candidati, che gli fanno un lungo, meritato applauso, “grande Domenico!” urlano commossi.
“Noi 5 anni fa abbiamo perso le elezioni, – prosegue Finiguerra – sono rimasto solo in Consiglio comunale ma avevo tante persone fuori che mi hanno aiutato. Sono stati anni duri, me ne hanno dette di tutti i colori, ‘uomo solo al comando’, ‘dittatore’, ‘accentratore’… potrebbe anche essere vero che io accentri. Ma penso una cosa, anzi lo prometto, che chi immagina che Finiguerra sia stato sconfitto insieme a tutte queste persone si sbaglia di grosso, ci sarà una terza volta e penso che possa essere anche molto presto…” Un altro applauso.
“In Consiglio sarò all’opposizione con altri 3 consiglieri e gli altri candidati sindaco. Mi mancherà un compagno d’opposizione, Alberto Gornati: credo sia davvero una grande perdita per il Consiglio comunale di Abbiategrasso. Spero di poter aiutare gli altri 3 consiglieri con me a costruire un’opposizione dura, intransigente, non faremo sconti a nessuno, come abbiamo fatto in questi 5 anni. La città ha bisogno del Cambiamento, lo faremo anche dall’opposizione”.
Chiediamo se sarà presente mercoledì 28 giugno sotto il Pirellone quando si discuterà dell’ospedale. “Farò di tutto per esserci. Se avessi avuto l’onore di guidare la città, avrei organizzato già i pullman per mercoledì, per andare a riprenderci il Pronto soccorso. Faremo la nostra parte, non potrò indossare la fascia, la indosserà Nai. Vedremo”. Un applauso finale accompagna le ultime battute di questa lunga nottata, insieme alla certezza che per Finiguerra non è finita qui, ma è solo l’inizio. Forte di un risultato eccezionale, continuerà a lottare per Cambiare Abbiategrasso. Escludendo gli astenuti e i pochi che hanno votato scheda nulla o bianca, poco meno della metà della città (il 49,44 %) ha sollevato un forte “vento di cambiamento” con cui tutti dovranno fare i conti. Le “Primarie dell’Eco della Città”, che avevano visto arrivare in redazione centinaia di tagliandi dai nostri lettori con preferenza per Finiguerra, si sono dimostrati un “sondaggio” attendibile e avevano preannunciato la voglia di Cambiamento. S.O.
Nessun commento