MILANO – Kering, Chanel, Ralph Lauren, H&M sono tutti brand uniti non solo dal fatto di appartenere al mondo della moda, ma anche per il fatto di aderire a RE100, un’iniziativa che raggruppa moltissime aziende coinvolgendole nell’ambito degli investimenti sulle energie da fonti rinnovabili. Le energie rinnovabili sono le uniche in grado di rendere l’Italia e l’Europa più sostenibile e più indipendente dalle importazioni di fonti fossili da Paesi prevalentemente politicamente instabili.
Sostenibilità e Moda sono un connubio possibile? A questa e a molte altre domande risponde Fashion For Future, il summit organizzato da PINK LIFE MAGAZINE, la rivista phygital di moda che per l’occasione presenterà il suo primo numero green, in collaborazione con Amaranto Holding S.p.A. e con il patrocinio di ERSAF – Regione Lombardia.
“Noi abbiamo un occhio su tutto quello che coinvolge l’impatto ambientale.” Dichiara Antonello Amoroso, Fondatore di Amaranto Holding s.p.a. “In Italia esistono moltissime eccellenze del comparto moda, sartoria, industrie del comparto tessile su alcune delle quali, siamo intervenuti migliorando energicamente le strutture. Sostenibilità ed economia circolare: oggi ne parlano tutti, noi dobbiamo passare ai fatti e farlo in fretta.”
“Noi di ERSAF – Regione Lombardia siamo molto soddisfatti che l’impegno per l’economia circolare e sostenibilità sia diventato patrimonio anche di una realtà italiana molto importante come la moda e sarà di grande esempio per tutti i comparti economici non solo italiani” aggiunge Alessandro Fede Pellone, Presidente ERSAF – Regione Lombardia
La produzione di abbigliamento implica anche l’utilizzo di molta acqua durante l’intero processo. Questo inizia con la materia prima, visto che il 40% dei capi è realizzata in cotone. La pianta del cotone ha bisogno di molta acqua e per coltivare 1 kg di cotone ne sono necessari 10.000 litri. Non bisogna poi dimenticare l’utilizzo dell’acqua durante la fase di tinture. Il 17-20% dell’inquinamento idrico industriale deriva dalla tintura e dal trattamento dei tessuti. Per tradurre in cifre il consumo d’acqua per capo di abbigliamento, è stato stimato che una maglietta in cotone richiede 2.700 litri di acqua e un paio di jeans da 8.000 litri.
“Investire nell’ efficientamento energetico è importante perché non solo si possono abbattere sensibilmente i consumi energetici, e dì conseguenza creare un importante risparmio per famiglie e imprese, ma anche e soprattutto perché l’energia prodotta da Fonti Fossili è in esaurimento e altamente inquinante, mentre quella prodotta da fonti rinnovabili è inesauribile e totalmente green.” afferma Benedetto Roberto Ingoglia, presidente di Energy Italy s.p.a.
Non va dimenticato l’utilizzo dei pesticidi, usati in particolare nella coltivazione delle piante di cotone, che occupa il 2,4% di tutti i terreni agricoli e utilizza il 6% di tutti i pesticidi e il 16% di tutti gli insetticidi usati in tutto il mondo. Ci sono poi le dinamiche dei consumatori, secondo uno studio pubblicato da Wrap, nel Regno Unito, ogni capo viene indossato in media solo 7 volte. Ogni anno 300 milioni di chilogrammi di tessuto sono gettati e il 6,5% degli indumenti non viene venduto, ovvero circa 21,5 milioni di capi di abbigliamento. Di questo ammontare, 1,2 milioni vengono distrutti senza mai essere indossati. Oltre allo spreco, non va dimenticato che i tessuti richiedono molto tempo prima di degradarsi.
“FASHION FOR FUTURE invita l’universo “moda” e l’universo “azienda” a prendersi cura del mondo in cui viviamo e a tutelare l’ecosistema. FASHION FOR FUTURE si propone come una delle declinazioni del movimento globale che si è spontaneamente formato attorno all’azione di Greta Thumberg.” – conclude Linda Suarez, Editor in Chief di PINK LIFE MAGAZINE – “ Abbiamo il dovere di proteggere e prenderci cura del mondo in cui viviamo. Non ne abbiamo uno di riserva. Ognuno di noi può e deve compiere piccoli gesti quotidiani a tutela dell’ecosistema. Noi iniziamo così e siamo pronti ad accogliere in FASHION FOR FUTURE tutte le realtà che vogliono fare rete e condividere il messaggio con noi.”
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