ABBIATEGRASSO – L’avvicinarsi delle elezioni amministrative pone in primo piano la politica, argomento preferito al mercato, non solo tra i clienti ma anche tra gli ambulanti, sorpresi e sconcertati dalla proposta di un ennesimo spostamento. Chi si candida e con chi, è anche l’argomento più dibattuto in piazza e al bar. Venerdì, quando è comparsa a caratteri cubitali la notizia che tra i firmatari della richiesta di primarie ci sarebbe anche un morto, siamo stati a nostra volta interpellati. In realtà non c’è voluto molto per accertare che non c’è nessun giallo e che si tratta di un caso di omonimia. Un firmatario vivo e vegeto, residente in altro comune, ha lo stesso nome e cognome di un abbiatense che è venuto a mancare. Un qui pro quo secondo alcuni utilizzato per screditare i richiedenti le primarie del centrosinistra, respinte dal Pd. Secondo altri una ‘svista’ di chi ha preparato il testo della lettera poi completata con ‘firme’ di conoscenti anche a loro insaputa e addirittura dopo una dipartita. Per non parlare delle continue conferme e subitanee smentite di nuovi candidati a sindaco. Candidature nate al mattino e tramontate nel pomeriggio, nuove liste all’orizzonte che si sciolgono come neve al sole, sorprese continue e che, c’è da scommetterci, continueranno. E.G.
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