ABBIATEGRASSO – Mercoledì 6 aprile in un’aula magna del Bachelet gremita di studenti l’incontro promosso dal Movimento del Cittadino Malato che ha sposato l’iniziativa ideata da Birrinbià lo scorso anno: un incontro nei sotterranei del castello con il dott. Montecchio e il responsabile del N.O.A. destinato soprattutto ai ragazzi, nell’ambito della manifestazione dedicata principalmente alle birre artigianali, per affrontare il problema del consumo di alcol, senza demonizzarlo ma comunicando informazioni scientifiche e corretti comportamenti. Un incontro che era stato riassunto in un pieghevole che il Movimento del Malato ha distribuito in varie occasioni e nella mattinata anche ai liceali. Sul palco dell’aula magna ha aperto i lavori il preside Francesco Valenti che ha ricordato i notevoli cambiamenti avvenuti negli anni anche rispetto al consumo di alcol, quasi nullo un tempo e ora spesso a livello preoccupante, soprattutto da parte dei ragazzi. Con il preside i relatori, il dott. Montecchio che è anche membro del Consiglio d’Istituto, raggiunto più tardi dal dott. Lanzetti primario di Medicina al Cantù e la dott. Malini comandante della Polizia Locale. Il dott. Montecchio ha iniziato la sua relazione scientifica utile a conoscere l’alcol, per comprendere i rischi che comporta per l’organismo. Rischi ma soprattutto effetti variabili secondo quantità, frequenza, diversità individuali nella metabolizzazione, diversità genetiche, assunzione di farmaci… L’alcol viene recepito all’80-90 % dal nostro organismo che cerca di eliminarlo attraverso il fegato. Fino a 20 anni il nostro organismo non è attrezzato ad eliminare velocemente l’alcol e fa più danni al cervello in quanto interferisce nel processo di maturazione cerebrale. Ed è ancor peggio per il genere femminile ancora meno attrezzato e in cui una quota maggiore di alcol arriva nel fegato, la donna giovane è ancora più vulnerabile. Ed un messaggio importantissimo e sottovalutato riguarda la pericolosità dell’alcol per la donna in gravidanza. In Italia il 60% delle donne in gravidanza consuma alcol che attraverso organi e placenta arriva direttamente al feto che non è dotato di enzimi e subisce tutti gli effetti negativi, l’alcol risulta per il feto ancora più dannoso del fumo. “Anche un bicchiere tutti i giorni fa male”, ha ammonito il dott. Montecchio che ha ricordato che bere responsabilmente significa bere moderatamente, l’alcol ha anche effetti benefici sugli adulti, in quanto ‘protettore’ per malattie cardiovascolari, principale causa di morte nel mondo. Il vino rosso in particolare è ricco di polifenoli e antiossidanti, dev’essere consumato durante i pasti, la quantità è importante, l’OMS raccomanda l’astensione totale dal consumo di alcol da parte degli adolescenti mentre per gli uomini sono consentiti 2-3 bicchieri al giorno, 1 o al massimo 2 alle donne. E’ importante una cultura del consumo, a partire dalla famiglia. I brevi interventi del comico Batta hanno strappato più di un sorriso ai ragazzi che hanno seguito con interesse anche la relazione del dott. Lanzetti che ha ulteriormente chiarito che l’alcol non è un alimento, che non è vero che ‘scalda’, la sensazione di calore infatti termina presto , rimane solo un senso di euforia e inibizione”. Non tutti gli alcolici sono uguali, l’alcol non è un vero alimento, serve a poco e fa tanti danni, dalla cirrosi epatica alle pancreatiti, attiva alcuni tumori e bere alcolici può portare alla demenza. Gli effetti dell’alcol sul fegato dipendono da un enzima che non tutti hanno, gli indiani d’America e gli indigeni per questo lo tollerano poco. “ Il dott. Lanzetti ha descritto l’ubriacatezza semplice e l’intossicazione acuta da alcol, dalla difficoltà di linguaggio fino a uno stato di coma. A parlare del bere sconsiderato, associato alla guida Maria Malini, comandante dei Vigili Urbani che ha esordito con un messaggio chiaro: “O si guida o si beve”. Ha spiegato come avviene un controllo e qual è il comportamento da tenere, ha ribadito che l’art.186 e il 186 bis del Codice della Strada prevedono tolleranza zero per i minori e fino a 21 anni. In diretta 2 prove con i ragazzi protagonisti, con due tipi diversi di apparecchi di controllo in cui soffiare per misurare il tasso alcolico effettivo che verrà poi verbalizzato per un’eventuale sanzione amministrativa o destinato a un giudice che dovrà stabilire la punizione per chi è gravemente positivo. Notevoli sono le conseguenze per chi ha un tasso alcolico alto a partire da una sanzione di 328 euro a 0,5 e fino a 1500 euro da 0,5 a 0,8 oltre a conseguenze sulla patente con la decurtazione di punti, 10 nel primo caso fino a 20 con la sospensione della patente da 4 a 12 mesi. “In caso di sinistro – ha detto la comandante – si va a casa a piedi, è previsto il fermo veicolo per 180 giorni”. Ammende fino a 9.000 euro, sospensione di patente e revoca in caso di recidiva, in un crescendo di sanzioni sempre più severe fino alla confisca del veicolo, ciclomotore o vettura, che diventa proprietà dello Stato. L’incontro si è concluso con alcune domande, provocatoria ma utile quella del ragazzo che ha chiesto “Se vengo trovato ubriaco in bici?” “Non cambia niente – ha risposto la comandante – nessun provvedimento sulla patente ma comporta sempre delle sanzioni”. Ragazzi avvisati… mezzi salvati. E.G.
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