ABBIATEGRASSO – La rassegna enogastronomica è diventata maggiorenne, dal 24 al 26 novembre si è infatti tenuta la diciottesima edizione di “Abbiategusto”, con la giornata finale caratterizzata dalla presenza di espositori non solo presso la fiera ma anche nelle vie centrali di Abbiategrasso. Il tema di quest’edizione è stato: “Mangiare da re nella città del Leone rampante, tra primizie, prelibatezze e prodotti di qualità sopraffina”. Si è voluto legare il tema al nostro stemma, ancora oggi raffigurante il Leone rampante, quindi il re della foresta “ha accompagnato” i buongustai per le vie della città in modo che potessero cibarsi di primizie e bocconi prelibati ed acquistare prodotti di alta qualità. Sperimentazione e tradizione, due linee diverse, per ogni gusto e palato, accanto ad espositori e ristoratori della zona si sono occupate della ristorazione, come d’abitudine, anche tre storiche associazioni abbiatensi che hanno collaborato sin dalle prime edizioni della rassegna dedicata al gusto: il gruppo Alpini e la Cappelletta hanno proposto i loro piatti forti in piazza Castello, mentre gli Amici del Palio hanno gestito il bar e il ristorante della fiera. “Sono stati tre lunghi giorni, – ha spiegato il presidente degli Amici del Palio Tiziano Perversi – noi collaboriamo con il Comune sin dalle prime edizioni e in questi anni siamo cresciuti, da una semplice collaborazione con pochi piatti siamo arrivati a fornire un menù completo con ben quattro scelte di antipasti, primi e secondi piatti, creati appositamente per l’occasione dai nostri MasterChef Fulvio Barbieri, Tony Golisciano e Federico Zappalà che con l’ausilio dei loro aiutanti hanno gestito egregiamente la cucina. Devo ancora tirare le somme, ma da un primo veloce conteggio abbiamo servito circa 800 pasti tra la sala e l’asporto, grazie anche ai contradaioli, agli amici e ai sostenitori che si sono prodigati in questi tre giorni nelle vesti di camerieri e baristi mettendosi a disposizione dell’associazione. Molti dei nostri clienti ci scelgono ogni anno per passare un pranzo o una cena con noi, l’obbiettivo per l’associazione è sempre quello di servire un buon pasto con il sorriso e il buonumore, a prezzi contenuti e con un servizio al tavolo di buon livello; anche se tutti noi siamo semplicemente dei volontari, ogni anno cerchiamo di crescere e di migliorare il servizio affinché sia rapido e soddisfacente per i clienti. Ogni anno i nostri chef preparano un menù diverso, senza far mai mancare il risotto che è il piatto che ci caratterizza, cercando di accontentare tutti i palati, dai bambini con il nodino alla milanese, ai vegetariani con il Rosti di patate e il flan di zucca. Da noi si è potuto mangiare da Re con una cifra contenuta, un antipasto, un primo e un secondo sono costati al cliente soli 18 euro, certo son pochi ormai coloro che scelgono di fare un pasto completo, solitamente gli avventori scelgono il piatto unico e poi magari condividono un antipasto o un altro piatto, ma per noi la maggiore soddisfazione è il cliente che chiede di fare i complimenti allo chef. Naturalmente tutto ciò può avvenire ogni anno grazie ai nostri splendidi volontari, la nostra speranza è sempre quella di riuscire ad avere nel futuro un ricambio generazionale che ci permetta di continuare con le nostre attività”. Chiuso nel pomeriggio di domenica il ristorante, l’associazione è già in fermento per la preparazione dei prossimi appuntamenti che saranno il presepe di Augusto Rosetta, la cui inaugurazione è prevista come d’abitudine per l’8 dicembre, e il cenone di Capodanno. C.B
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