ABBIATEGRASSO – Un referendum che ha spostato la proposta ambientalista di fermare l’estrazione di idrocarburi, prima del termine della prima concessione entro 12 miglia dalle coste, su un piano politico, diventando un vero e proprio scontro politico con il governo Renzi. Una scelta quella di Lega, Sinistra Italiana, M5S, Fratelli d’italia, parte di FI e sinistra Pd che non ha pagato. O meglio è stato pagato un prezzo esorbitante, 300 milioni di euro, tanto è costato organizzare e tenere il referendum, 600 miliardi di vecchie lire che, ha detto il premier, in un momento di crisi, potevano essere usati in modo migliore. Questo è quello che pensano in molti anche ad Abbiategrasso dove gli aventi diritto al voto erano 24.239, i votanti sono stati 6.839 vale a dire il 28,21%. Di questi 3.306 uomini e 3.533 donne, i sì a favore dello stop alle trivelle 5.413, i no 1.330, 96 i voti non validi. Un’affluenza quindi anche minore rispetto a Milano e alla Lombardia al 30,46%. 26 i seggi locali, compresi i 2 seggi speciali al Golgi e all’ospedale C. Cantù. “Un grande spreco – commenta uno scrutatore – per legge, anche nei due seggi speciali sono state consegnate tante schede quanti i posti letto, ca. 500 schede al Golgi dove hanno votato in 5, tante anche in ospedale dove hanno votato in 3 persone. In ciascun seggio erano presenti 2 o più carabinieri, qualcuno fatto arrivare appositamente dalla Sardegna, tante schede al macero quindi e trasferte pagate per nulla. Un costo salato, risorse che potevano essere impiegate per migliorare servizi. Ancora una volta i partiti ci hanno costretti a buttare soldi, a pagare profumatamente una battaglia per la loro lotta nella conquista del potere. Senza tener conto di quanto ci costa l’approvigionamento energetico, della perdita di 11.000 posti di lavoro di coloro che lavorano sulle piattaforme, se avesse vinto il sì, chiedendoci di rinunciare ad estrarre quanto la natura ci ha donato in 12 installazioni e che costituisce ca. il 3% del fabbisogno, in attesa di raccogliere frutti più copiosi dalle rinnovabili. Quando la finiremo di essere autolesionisti e di farci strumentalizzare? Propongo di far pagare il referendum a chi l’ha fortemente voluto”. E.G.
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