ABBIATEGRASSO – La giornata piovosa, la coincidenza con la festa di San Valentino o altri motivi forse hanno frenato, domenica 14 febbraio, la partecipazione al Congresso della locale Sezione dell’ANPI, che si è rivelato comunque un positivo momento di confronto. Presenti alcune forze politiche e rappresentanti di movimenti e associazioni, oltre a Ferruccio Fabbri, membro dell’ANPI provinciale, il quale ha illustrato sinteticamente il corposo Documento congressuale, soffermandosi su alcuni concetti fondamentali. “Non siamo solo un’associazione depositaria della Memoria del passato, dobbiamo far rivivere nella realtà di oggi quelli che sono i nostri cardini: Resistenza e Costituzione – ha sottolineato Fabbri – Quando si parla ad es. di antifascismo, ci riferiamo ai concetti di libertà e pace ancora tanto assenti nel mondo odierno. La Costituzione va vista come ‘imperativo categorico’ (Kant), come un insieme di principi che devono essere realizzati, non di belle parole messe sulla carta e lì lasciate. Non siamo un partito politico, però facciamo politica in senso aristotelico, non legati a nessuno. Per portare avanti il nostro impegno dobbiamo allargarci il più possibile all’ingresso di nuove forze, ai giovani ad es., ma basandoci sempre sulle regole stabilite, all’interno delle quali trova una sintesi ogni opinione, diversità, modo di essere”. Il rappresentante dell’ANPI provinciale ha toccato, poi, il tasto della questione referendaria relativa alla Riforma Costituzionale, affermando l’autonomia dell’Associazione, che “non può avere governi amici, ma neppure governi nemici”. “Su leggi che mettono in discussione certi valori siamo molto attenti – ha continuato Fabbri – Nel merito della questione andremo a discutere con tutti, nel rispetto di tutte le opinioni, senza preclusione alcuna a posizioni diverse”. Su questo punto è seguito un interessante momento di confronto, fra chi ha esplicitato il suo no secco alle modifiche che si vogliono apportare alla Costituzione, perché restringerebbero gli spazi della democrazia, e chi ha invece espresso i suoi dubbi al riguardo, affermando che ci si debba adeguare ai cambiamenti intervenuti nella società e auspicando che sia rispettata la libertà di coscienza. I diversi interventi hanno riguardato, comunque, altri temi su cui l’ANPI deve mettere alla prova il suo impegno: la capacità di coinvolgere con strumenti adeguati le nuove generazioni; il dialogo con la Scuola, le diverse Associazioni e i Movimenti; la discussione più approfondita su guerre, pace, riarmo, migrazioni e accoglienza dei profughi; la lotta contro i neofascismi e l’invito alle istituzioni a controllare che le nuove associazioni di destra non abbiano Statuti anticostituzionali; un maggior coinvolgimento degli iscritti tramite il miglioramento della comunicazione. “ANPI non si mette in testa di risolvere tutti i problemi del mondo – ha concluso Fabbri – Su guerra e pace non siamo a rimorchio, ma nemmeno siamo una potenza schiacciasassi che può pesare sulle decisioni. Non siamo marginali, ma nemmeno presuntuosi di cambiare noi le cose. ANPI non entra nel merito delle questioni pratiche dei Governi, ma sui diritti tolti diciamo la nostra. Le riforme non sono taumaturgiche di per sé, vanno viste nel merito, potendo essere giuste o sbagliate. Per quanto riguarda la Riforma Costituzionale, diciamo che è sbagliata”. Si è votato, quindi, sul Documento congressuale, che ha ottenuto 17 voti a favore, un voto contrario e due astensioni. E’ stato riconfermato il Comitato di Sezione (Antonella Beri, Naomi Contiero, Rosanna Broglia, Carlo Riboni, Nino Cristiano, Ivano Mussi, Giovanni Ravelli, Gianmarco Garbi, Alberto Fontana, Jacopo Ferrario, Enrico Castelli, Marco Bossi, Paolo Bruni) cui si è aggiunto Andrea Santarelli. Parteciperanno come delegati al Congresso provinciale, che si terrà a Milano il 9 e 10 aprile, Gianmarco Garbi, Carlo Amodeo, Naomi Contiero, Jacopo Ferrario, Nino Cristiano (riserva), mentre l’invito a presenziare è stato esteso a Rosanna Broglia e Nicola Capello. M.B.
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