ABBIATEGRASSO – La scorsa settimana abbiamo parlato delle pessime condizioni in cui è stato ridotto il parco della Repubblica, preso di mira da ragazzini, presumibilmente, che nella notte di Capodanno si sono divertiti a distruggere cestini, sporcare, rompere panchine, tegole ecc… Domenica sera, un cittadino abbiatense, Gianfranco S., ha scritto alla redazione per segnalare un altro atto vandalico. “Questa sera fra le 18.45 e 19.00 – scrive – un essere indefinibile ha dato fuoco al cestino dei rifiuti sito in viale Serafino dell’Uomo all’incrocio con via Cassolnovo. Il ragazzotto apparentemente fra i 20 e 30 anni, grassoccio, con una tuta col cappuccio che lo nascondeva, ha inflitto un’altra pugnalata alla nostra città. Ora non aspettano più la notte, tutte le ore son buone, tanto la vigilanza non esiste. Chiunque arriva sporca, danneggia minaccia e deride chi gli dice qualcosa, c’è una totale anarchia. E si va dall’adolescente all’anziano passando per la mezza età, maschi e femmine, senza distinguo. Cosa è successo? Da dove deriva tutto questo degrado fisico, materiale e spirituale? La sicurezza comincia nel mettere ordine alle cose, sbaglia chi crede che basti curare i furti e arrestare i ladri, la certezza di agire indisturbati e in nome di chissà che fa sì che oggi si incendi un cestino, domani un’auto, dopodomani… Oggi rompo i cestini della Fossa, domani la proprietà altrui, dopodomani rubo? Minaccio? Stupro? Picchio per noia? Non giustifichiamo, non minimizziamo. Giorni fa dissi a una giovane ragazza con la carrozzina che attraversava con il rosso, obbligando una macchina a frenare per non investirla, ‘aspettare il verde no?’ Risposta: ‘Ho la libertà di fare quello che voglio’. Io di rimando: ‘Sì ma non di infrangere le regole’. Sullo scorso numero ci chiedevamo, in modo retorico, ‘Un buon inizio?’… Gianfranco S. ci ha risposto con la sua segnalazione, dal titolo “Il peggio deve ancora venire…”. S.O.
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