ABBIATEGRASSO – Mercoledì 19 aprile la psicologa Dott.ssa M. Elena Oldani ha guidato il secondo incontro del “Caffè Letterario” presso la Sala Corsi del Castello Visconteo.
La Rassegna “Leggiamoci sopra… libri e benessere” è stata organizzata dalla Biblioteca, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, con lo scopo di far leggere libri scelti in precedenza dai promotori dell’evento e invitare il pubblico a un confronto di idee su varie tematiche.
La serata in questione è dedicata a un libro di Donato Carrisi intitolato “Io sono l’abisso” edito da Longanesi Editore nel 2020. Un thriller psicologico dalla narrazione pluriprospettica e dalla trama complessa che s’ispira alle acque del lago di Como. L’apparente quiete della superficie del lago nasconde rischi e pericoli che minacciano la vita di coloro che si avventurano nella profondità della sua conca. La personalità del protagonista del libro è lo specchio di questa naturale, tragica e inconscia situazione.
La vicenda narra il vissuto di tre figure di spicco, in apparenza molto slegate fra loro, con un destino comune. La storia di un bambino che passa dal manifestare tutta la gioia possibile, camminando a fianco della sua mamma convinto di ricevere un regalo di compleanno indimenticabile, all’abisso di una mente tormentata di un adulto, dalla doppia personalità, tormentato dal dolore del rifiuto. L’euforia del piccolo scompare quando si ritrova solo in una piscina putrida e viscida. La mamma, con evidenti problematiche irrisolte, abbandona il figlio in preda al terrore sperando nella sua morte. Il regalo ricevuto sarà davvero qualcosa di indimenticabile ma anche di terribile. Quel bambino riesce a salvarsi e a diventare un adulto apparentemente onesto che vive pulendo le vie della città. Quando scende la notte quell’uomo si trasforma, estraendo dalla sua anima malata tutta la sofferenza subita, in un assassino seriale. Una vita tormentata s’intreccia con i problemi esistenziali di altre persone.
I delitti non si contano e, infine, l’inconscio ribalta il concetto noto a tutti di salvare se stessi per aiutare gli altri. Quel bambino cresciuto salva una ragazza dall’annegamento rivedendo in lei il suo riflesso disperato. Un dubbio assale la persona impegnata nella lettura del libro. È la malvagità del netturbino a emergere o è un briciolo di umanità residua che lo trasformerà in una specie di angelo custode? La duplice personalità del protagonista trasforma il romanzo in un avvincente giallo che tiene lo sguardo del lettore incollato alle parole stampate. La psiche umana è raccontata in modo tale da rendere il romanzo ricco di spunti di riflessione. È interessante chiedersi cosa c’è dentro quell’ “abisso” che sconvolge tanto la vita delle persone. Come uscire da quel vortice di emozioni che trascina l’essere umano verso una strada senza uscita? Nietzsche diceva che “Quando ti guardi dentro, l’abisso ti guarda” e guardare l’abisso troppo a lungo equivale a un viaggio senza ritorno. Gli uomini moderni diventano pellegrini perduti e viaggiatori che non ritroveranno mai se stessi.
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