ABBIATEGRASSO – E’ di questi giorni la notizia, arrivata dall’agenzia Ansa giovedì 4 giugno, che riguarda pratiche ritenute non lecite a carico del dottor Giuliano Sarro, stimato chirurgo che ha avuto come trampolino di lancio le nuove sale operatorie del Cantù, ora primario al Fornaroli di Magenta, il suo collaboratore Umberto Rivolta e Davide Bonacina manager della Applied, indagati per turbativa d’asta. Da un’indagine della Guardia di Finanza emerge che il primario Sarro avrebbe fatto acquistare all’ospedale di Magenta materiali prodotti dall’azienda in cui lavora il figlio. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal Pm Giovanni Polizzi, ha mosso i suoi primi passi ed effettuato una serie di perquisizioni nella notte da parte della Guardia di Finanza, nucleo polizia economico finanziaria. Il medico, Giuliano Sarro, numero uno della Chirurgia generale dell’ospedale magentino, è al centro dell’inchiesta; fra gli indagati ci sono anche Umberto Rivolta, membro della commissione tecnica dell’Asst Ovest Milanese, che avrebbe contribuito a “guidare” la commessa, il figlio del primario, che lavora per la “Applied medical distribution” (azienda che distribuisce dispositivi medici) e un manager della società. L’ipotesi e’ che da quando il giovane è stato assunto in azienda, nel 2017, gli ordini sarebbero aumentati, fino alla turbativa d’asta, che avrebbe avuto luogo nel 2019. Secondo gli investigatori inoltre, le apparecchiature acquistate dall’ospedale presentavano gravi inefficienze che il tecnico Rivolta avrebbe contribuito ad occultare. Accuse pesanti, riportate da quotidiani nazionale e dai Tg regionali, la notizia si è presto diffusa tra gli abitanti dell’abbiatense e magentino che conoscono soprattutto il medico Sarro e che si dicono per lo più dispiaciuti per questo possibile ennesimo scandalo sanitario, ma sospendono il giudizio e restano in fiduciosa attesa di un definitivo chiarimento da parte degli investigatori. E.G.
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