ABBIATEGRASSO – Da ASST Ovest Milanese è stata pubblicizzata di recente l’apertura di uno Sportello Unico nell’ospedale Cantù. L’hanno chiamato PUA ovvero Punto Unico di Accesso.
Si trova nei cortili interni del nosocomio, nella vecchia palazzina che prima ospitava il CUP, di fianco alla chiesetta, e osserva i seguenti orari d’apertura: lunedì-mercoledì-venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30. I contatti sono i seguenti: tel. 02-9486070, e-mail sportellounico.abbiategrasso@asst-ovestmi.it.
Alla fine di maggio gli avevano dedicato una mattinata, in cui i cittadini potevano ricevere informazioni sui servizi offerti, oltre che avere la rilevazione gratuita dei parametri vitali. Veniva distribuito anche un volantino che così recita: “Il Punto Unico di Accesso accompagna il cittadino in situazione di fragilità nella rete dei Servizi Sanitari, Sociosanitari e Sociali attraverso accoglienza, informazione, orientamento, attivazione di servizi”.
Vengono, quindi, illustrate le attività del PUA, che risultano essere le seguenti: attivazione delle cure domiciliari; supporto per fragilità sociale, rimborsi previsti dal S.S.N. (es. trasporto per dialisi); fornitura di ausili per l’assistenza e la gestione a domicilio; fornitura di ausili protesici personalizzati; assistenza integrativa (es. alimenti speciali, presidi incontinenza a raccolta e stomie, presidi per incontinenza ad assorbenza, presidi per diabetici); assistenza farmaceutica (es. ossigenoterapia domiciliare, farmaci non reperibili in commercio, presidi e prodotti per la cura di malattie rare).
Modalità di accesso al PUA: accesso spontaneo da parte del cittadino e/o dei suoi familiari oppure su indicazione del Medico di Medicina Generale, Infermiere di Famiglia e Comunità, Continuità Assistenziale, Assistente Sociale del Comune, Associazioni di Volontariato, Terzo Settore. Il volantino informativo così conclude: “Il PUA costruisce percorsi sui bisogni della persona, mira a migliorare le modalità di presa in carico unitaria e ad eliminare o semplificare i numerosi passaggi che la persona assistita e i suoi familiari devono adempiere per l’accesso e la fruizione dei servizi”.
Stando a quanto si legge, sembrerebbe un Servizio che può essere d’aiuto alle famiglie in difficoltà per la cura e l’assistenza dei propri cari in situazioni di fragilità. Invitiamo i cittadini che dovessero usufruirne a comunicarci, tramite lettere e/o segnalazioni, la loro soddisfazione o le criticità riscontrate. M.B.