ABBIATEGRASSO – La Fiera di Abbiategrasso non si può certo definire una Fiera qualsiasi. Giostre, allestimenti, bancarelle, territorio e tradizioni sono protagonisti. Come ogni sagra che si rispetti non può mancare Il Concorso delle Vetrine organizzato dall’ormai caposaldo abbiatense Ascom che permette ai negozianti di mettersi in mostra facendo valere la propria attività e valorizzando il tema della Fiera. Quest’anno il riso è stato l’assoluto protagonista della kermesse che, in concomitanza con la prima edizione del Gir del Ris, ha proposto innumerevoli soluzioni di risotti… alla zucca, alla milanese, con zola, con i porcini perfino il gelato al riso ha avuto il suo successo (e il clima quasi estivo ha aiutato). La giuria, composta da giornalisti delle testate locali, ha dovuto analizzare oltre sessanta vetrine che potevano decidere se seguire il tema o no. Primo Premio Assoluto affidato al negozio di abbigliamento “Le cose dimenticate” di viale Manzoni, vetrina frutto di un impegno trasversale che ha coinvolto non solo il tema del riso ma anche quello della storia. Animato da due ragazze, indossanti i vestiti vintage del negozio, la vetrina ha colpito soprattutto per la peculiarità della scenografia, ogni dettaglio è stato curato con la presenza di oggetti antichi come bauletti o candele per la luce offrendo così una riflessione profonda aiutata dalla poesia, esposta sul fianco sinistro, capace di rammentare “cose indimenticabili” come la guerra. “C’è un mondo dentro ogni chicco di riso… un mondo dimenticato dentro ogni chicco di riso: bambini strappati dalle braccia, amori partiti per la Guerra, occhi arrossati dal pianto, mani fredde di nostalgia…” così recita l’originale poesia pensata per l’occasione. Una vetrina che ha emozionato. In merito ai premi riservati alla categoria alimentari si è contraddistinto al primo posto il bar “Portmoka” di corso Matteotti che ha saputo coniugare in maniera semplice ma efficace il tema della festa ringraziando attraverso un mosaico di fotografie chi ogni giorno è la maggiore soddisfazione: i clienti. Secondo posto per l’ormai veterano Superpeppino che, come sempre, è riuscito ad unire i suoi ottimi prodotti e il tema con una buona dose di ironia seguendo il detto milanese “El ris el nass in l’acqua e el moeur in del vin” (il riso nasce in acqua e muore nel vino). Un ottimo allestimento campestre per il terzo posto affidato al bar “Aroma Caffè” di piazza Marconi. Per quanto riguarda la categoria non alimentari la battaglia paradossalmente è stata più dura, con un agglomerato di soluzioni stilistiche che hanno fatto scervellare i giudici fino a notte inoltrata. La soluzione ha visto salire sul podio come primo vincitore il negozio di abbigliamento presso il passaggio centrale “Agata Blu” che ha colpito la critica per la forte componente culturale affidando universalità al proprio prodotto. “Il riso non passa mai di moda” recitava così il cartello sopra le tre maschere facenti capo alle diverse epoche della storia (quella greca, quella rinascimentale e l’emoticon contemporanee). Vetrina vivente anche per il secondo posto assegnato alla fioraia di “Se fosse un Fiore” di corso Italia, una delle vetrine più eleganti grazie all’esibizione di un vestito risorgimentale fatto di foglie e merlettato con riso unendo con efficacia l’attività commerciale al tema della sagra. Incredibilmente efficiente la vetrina vincitrice del terzo posto “Dodo Ferrari” di piazza Marconi che ha “sushi…tato” il consenso della giuria grazie ad un gioco di parole ed un’esecuzione (con le collane arrotolate a mo’ di sushi), seppur minimalista, è piaciuta proprio per la sua semplicità. Ma alcune vetrine, seppur non premiate, meritano comunque una menzione. Ad un passo dal podio le vetrine di Debox di corso San Martino, Fata Morgana e Gaspare Boutique di corso Italia. Un ringraziamento è comunque dovuto a tutti i commercianti che oltre a strapparci una ris…ata e a regalarci belle emozioni, ancora una volta si sono messi in gioco per creare un’atmosfera magica lungo le vie di Abbiategrasso, mai così luminose come in questa 535a Fiera Agricola. Ilaria Scarcella