ABBIATEGRASSO – Una mostra suggestiva quella allestita nella settimana dal 14 al 21 dicembre presso la splendida cornice dell’ex convento dell’Annunciata. “I sette specchi”, questo il nome che l’artista, Erica Bertolacci, ha voluto affidare alla sua creazione, promossa dall’associazione artistica Artemisia e patrocinata dal Comune di Abbiategrasso. L’artista, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera, è alla sua seconda mostra personale, la prima è stata a Laab – Albairate lo scorso anno. “Mi piaceva l’idea di usare tutte le arti che ho acquisito fino ad ora, molteplici linguaggi per esprimere questa esperienza unica, non so bene quale sia stata la mia ispirazione, sono certa però che avevo un bisogno esigente di esprimermi” così esordisce l’artista. Le stanze dell’Annunciata cosparse di foglie, fotografie, testi e installazioni emanano un’atmosfera evocativa, ed è proprio quello l’obiettivo, catapultare il visitatore in una dimensione suggestiva che stimoli il pensiero e avvicini all’incontro con se stessi. L’elemento decisamente più interessante è la possibilità di interagire con le installazioni; i visitatori possono, infatti, entrare maggiormente a contatto con la mostra dove hanno la possibilità di sedersi, toccare, leggere e lasciarsi trascinare dalla scenografia. Le fotografie esposte esprimono un’atmosfera sognante, di libera interpretazione: la musa Valentina Vanasia accompagna chi osserva dall’inizio con una fotografia dallo stile simile all’arte del periodo romantico, fino al video finale, edito da Erica stessa. Numerosi volti dell’arte sono dunque espressi, dalle installazioni alle fotografie, fino ai video, per stimolare “l’incontro” con la parte sognante di noi stessi e riportarci all’innocenza della nostra gioventù. “Ho deciso di intitolare la mostra ‘I sette specchi’ grazie ad un appunto che ho scritto tempo fa, in un angolo di una vecchia agenda – ci racconta l’artista – I sette specchi si rifanno ai sette giorni della settimana, perché ogni mattina quando ci specchiamo troviamo qualcosa di nuovo in noi stessi e quindi il nostro riflesso è uno stimolo ad andare avanti. Ci tengo a ringraziare l’associazione Artemisia per la fiducia, Jacopo Torti e la compagnia teatrale Onirica”. La mostra è infatti arricchita dall’intervento della compagnia teatrale “Onirica” di Magenta, di cui l’artista fa parte. Nella giornata di giovedì 21 gli attori intratterranno i visitatori con improvvisazioni, interagendo essi stessi con le installazioni. La mostra, liberamente autobiografica, stimola quindi l’incontro di chi la osserva con il proprio bambino interiore. Un evento suggestivo e creativo per andare al di là dei pregiudizi, soprattutto verso noi stessi, ed evocare la nostra parte più infantile. Ilaria Scarcella