ABBIATEGRASSO – Dalla videointervista in diretta Facebook per l’Eco della Città. Recentemente, alla Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano si è tenuta la kermesse Milano International, un premio popolare in quanto aperto a tutti ma che vuole accanto a personaggi che hanno fatto grande la tradizione letteraria italiana e internazionale anche neofiti e nuovi talenti emergenti. Tra loro non poteva mancare il nostro Riccardo Magni, abbiatense doc, poeta, che ci ha abituati a vederlo spuntare in cima alle classifiche di importanti e prestigiosi concorsi. Questa volta si tratta del Secondo Posto al Premio Milano International nella sezione Poesia Inedita, secondo di 1.500 partecipanti, un risultato ancora una volta ‘clamoroso’ che con Epos lo incorona ‘poeta’. Epos che dal greco significa parola, racconto, narrazione… “…narrazione, ma in particolare modo l’ho inteso col significato di ‘epica’- afferma Riccardo – in quanto questa poesia è una sorta di attualizzazione dell’epica. In questa poesia che possiamo definire socialmente impegnata, tratto un tema molto attuale: la migrazione, impersonandomi in chi ha vissuto queste vicende. Ma non vi è soltanto questo spunto sociale, vi è anche molta letteratura, ci sono numerose allusioni ai poemi omerici, per esempio all’Odissea, anche all’esodo biblico e alla Divina Commedia dantesca. All’interno di questa poesia faccio anche una sorta di inno alla vita, dedicandola a tutti coloro che lottano per i propri sogni, per le proprie speranze, a coloro che vogliono vivere in prima persona la propria vita non lasciandosi vivere da essa… E infine faccio una vera e propria invocazione alla fratellanza universale. Negli ultimi versi, che possono sembrare un poco criptici, invoco la fratellanza universale e la speranza che gli uomini possano aiutarsi, comprendersi, sostenersi l’un l’altro in quanto uomini e in quanto fratelli”. Come poteva non vincere, viene da dire ascoltando prima ancora della poesia, queste parole su un tema che ci riguarda tutti. “Un tema – dice Riccardo – che ho molto a cuore, un tema sempre vivo, quello di spostarsi da un luogo all’altro, cercando di seguire i propri sogni, le proprie speranze, anche per esempio nell’Odissea c’è una sorta di esodo: Odisseo sceglie la vita, sceglie di vivere addirittura affrontando il pericolo della morte, non ha paura di affrontare i pericoli e i rischi che trova sul suo cammino ma cerca ogni volta di utilizzare il proprio intelletto, che credo dobbiamo sempre stimolare per poterci adattare alle varie situazioni che ci si presentano. Attraverso il nostro intelletto possiamo sempre scegliere e trovare la nostra felicità”. Riccardo Magni ci ha poi regalato la recita della sua poesia Epos che invitiamo i lettori ad ascoltare direttamente per meglio gustare la profondità di pensiero, la cultura, l’umanità di Riccardo. Impossibile non sentirsi toccati, scavati, non riconoscere la verità nei seguenti versi, con cui termina “Epos”:

“…Ascoltami, ascoltami se puoi,

accogli questa carne che ti appartiene,

questa umanità che si mischia alla tua

e ti giuro, fino alla fine dei tempi, ti giuro

il mio cuore sarà il tuo simbolo,

fratello”. E.G.