L'eco della città

Truffatori si presentano a casa come “carabinieri”

20090709 NAPOLI -CLJ- I carabinieri e la guardia di finanza di Napoli hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti di sette persone ritenute responsabili di estorsione ed usura aggravati dal metodo mafioso. I militari hanno scoperto l'esistenza e l'attività di due gruppi di usurai, il primo composto da esponenti del gruppo di 'scissionisti' Pagano-Ferone, attivo a Casavatore, nell'hinterland a nord di Napoli, e l'altro del clan Reale, attivo nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio. Nel corso delle indagini è stato accertato che i due gruppi criminali avevano stretto nella morsa due imprenditori: un impresario musicale, costretto a cedere quote della propria società e 200.000 euro nonché un grossista di libri, costretto a cedere la sua azienda del valore di un milione e mezzo di euro. ANSA/CESARE ABBATE/

ABBIATEGRASSO – Nelle ultime settimane sono stati diversi i casi di truffe e furti ad Abbiategrasso e nella zona. E’ di qualche giorno fa la segnalazione da parte dell’associazione SuperHabily di Abbiategrasso che avverte: “Nessuno dei nostri volontari sta effettuando una raccolta fondi da noi autorizzata”. La scorsa primavera un caso simile, tra i negozi si aggiravano dei soggetti, poi individuati e fermati dalle forze dell’ordine, che chiedevano soldi ai commercianti spacciandosi per membri dell’associazione Amici del Palio. Ultimamente pare sia diffuso un altro tipo di truffa, per questo i Carabinieri mettono in guardia e consigliano di chiamare il numero unico di emergenza 112 ogni qual volta non si è sicuri dell’identità di coloro che si presentano a casa (o nei negozi), anche quando i truffatori sfoggiano la divisa. La Legione Carabinieri “Lombardia” ha diffuso un vademecum per la prevenzione di truffe agli anziani da parte di sedicenti carabinieri. I malviventi infatti si presentano anche indossando la divisa da carabiniere. Ecco i consigli utili: chiamare il numero 112 o la Stazione Carabinieri più vicina; non aprire agli sconosciuti. Tutte le aziende (luca, gas, telefonia, ASL) preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. In assenza di appuntamenti, non aprire a nessun incaricato. Quando rientri a casa stai attento che nessuno ti segua, chiudi la porta e non lasciare la chiave nella serratura.; non far entrare in casa persone che dicono di essere state mandate dall’amministratore, dal vicino, da un parente, dalla banca per problemi di varia natura (infiltrazioni, controllo banconote ecc); durante gli interventi manutentivi (idraulico, elettricista) fai in modo che ci sia una persona di fiducia che ti aiuti; non mandare i bambini ad aprire la porta; se utilizzi Internet, diffida di chiunque ti chieda le tue credenziali e informazioni personali (ad es. per sbloccare il bancomat, per verificare se abbiano impropriamente utilizzato il tuo conto corrente, ecc…). Non comunicare mai i tuoi dati bancari.
I truffatori: possono essere uomini o donne, anche anziani; se operano in borghese, generalmente vestono in maniera elegante. Se indossano delle finte divise, presentano incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. In entrambi i casi, possono esibire finti tesserini di riconoscimento e portare guanti; di norma, usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere fini parlatori, si mostrano colti ed esperti nei campi di loro interesse e spesso cercano di disorientare la vittima con fiumi di parole: potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono, con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti, mogli o altri parenti; possono operare da soli, ma più spesso con uno o più complici per dividersi i compiti. Chi interviene per offrire “aiuto” alla vittima può essere infatti un loro complice. Ricorda che le forze dell’ordine operano di norma in coppia, in divisa e in vetture di servizio, mentre agiscono in borghese soltanto in determinate zone e per specifiche operazioni: i Carabinieri e la Polizia di Stato possono svolgere servizio di vigilanza e prevenzione anche a piedi, come nel caso dei “poliziotti o dei carabinieri di quartiere”. Prima di decidere se aprire o meno la porta di casa a chi si presenta come rappresentante delle forze dell’ordine, è opportuno: capire bene il motivo della visita; controllare con cura il tesserino di riconoscimento; osservare, per quanto possibile, i particolari della divisa e degli accessori (i carabinieri non si presentano mai con felpe o pettorine, come successo in recenti casi di truffe, ma indossano sempre la classica uniforme, in perfetto stile militare); eventuali malintenzionati potrebbero utilizzare alcune scuse per entrare all’interno dell’abitazione, ad esempio per controllare che l’appartamento non sia stato visitato da ladri, come successo in case vicine; ricercare eventuali ladri che si aggirino nelle vicinanze o perché visti entrare nell’androne; verificare le banconote tenute in casa o prelevate in banca. S.O.

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