ABBIATENSE – Cisliano, Albairate, Cassinetta e anche Corbetta: questi sono stati i principali comuni più colpiti dal violento nubifragio, per la furia molto simile ad un mini tornado, avvenuto nel tardo pomeriggio dello scorso 12 luglio. A Cassinetta di Lugagnano ci sono stati vari danni con la caduta di piante – una decina quelle danneggiate – e allagamenti nei giardini delle case, nelle ville, nelle campagne, in oratorio e nelle scuole. Dopo sei giorni la situazione è tornata alla normalità, ma il 13 e il 14 luglio per ragioni di sicurezza sono state posizionate transenne in via Trento, lungo la strada Ciocchina, in via Piave e lungo la strada delle Due Rogge. Bloccato il passaggio in via Pace e chiuso il parco De Andrè dove è stato necessario rimuovere due pini e mettere in sicurezza un platano. Un danno considerevole si è avuto alla Cascina Bardanella dove il fortissimo vento ha scoperchiato il tetto della stalla fortunatamente senza conseguenze per gli uomini e gli animali. Fin dalla sera del nubifragio la comunità cassinettese ha risposto molto bene mobilitandosi insieme alla Protezione Civile e all’Ufficio Tecnico, oltre ad attivare i mezzi personali per rimuovere le piante cadute, tagliare i tronchi caduti, ripulire le strade. Il Naviglio Grande, nonostante la massima portata d’acqua e la caduta di ramaglie a alberi d’alto fusto, ha retto, così come il Canale Scolmatore, ma il Consorzio ET Villoresi ha disposto il divieto assoluto di navigazione fino a venerdì 15 compreso. Disagi anche lungo la ciclabile dell’Alzaia dove la percorribilità è stata molto difficoltosa per la presenza di arbusti. Una squadra ETVilloresi formata da dieci uomini è stata prontamente attivata per avviare le operazioni di messa in sicurezza e per impedire, nelle ore successive, la caduta di ulteriori ramaglie. Disagi tra i residenti anche ad Albairate: elettrodomestici andati in tilt, energia elettrica a singhiozzo – a Riazzolo si è dovuto utilizzare un generatore – acqua nei garage, ma nessuna caduta di alberi fatta eccezione per la sopracitata frazione. “E’ presto per fare una stima precisa – racconta Giacomo Macchi di Celere patron dei due ristoranti di Riazzolo – ma da una prima ricognizione possiamo pensare a circa 100 piante del bosco tra cui querce secolari e pioppi oltre al mais che il forte vento ha piegato e rovinato. Un disastro, mai vista una cosa simile, in un momento nel quale le piante sono piene di linfa e quindi i rami e i tronchi non possono nemmeno essere usati come legna per l’inverno”. I maggiori disagi invece si sono registrati tra gli automobilisti lungo la SP114 dove una ventina di piante, con effetto domino, sono cadute nel boschetto in località Faustina: la strada è stata bloccata per circa sei ore dalla Polizia Locale per togliere i grossi rami che erano finiti sulla carreggiata; un auto è stata colpita sul parabrezza posteriore, la cartellonistica stradale divelta. A Cisliano ad avere la peggio è stata la zona industriale dove il fortissimo vento ha scoperchiato capannoni industriali e ha sradicato i pali della luce. L’intervento congiunto e tempestivo di Polizia locale, Vigili del fuoco e Protezione civile, ha permesso di riaprire l’area il giorno successivo. Simona Borgatti