ABBIATEGRASSO – Abbiamo riportato la scorsa settimana le lamentele dei pendolari della linea Milano-Mortara, dobbiamo riprendere l’argomento perché, come diceva un lettore “l’inferno” di chi deve viaggiare in treno non ha mai fine. Ritardi e soppressioni di treni, a tutte le ore, sono ormai non un’eccezione ma la quotidianità. Utenti imbufaliti per i ritardi accumulati, a causa di un trasporto inadeguato, a scuola e al lavoro. Imbarazzo e timori di ripercussioni di tanti viaggiatori che descrivono l’incertezza e l’ansia che provano ogni giorno e non vale neanche anticipare l’orario di partenza, “spesso anche alzandosi prima si arriva dopo, pigiati su treni simili a carri bestiame, deprimente e inaccettabile ma se non ci sono alternative bisogna continuare a subire”. C’è chi denuncia di non essere arrivato in tempo per sottoporsi a un esame in un’ospedale milanese. “ Esame prenotato mesi fa ma perso, perché un treno per Porta Genova prima delle 8 è stato soppresso, un’ora dopo quello successivo ha fatto un ritardo di 45 minuti. Costretto a un ‘turismo sanitario’ perché nei 4 ospedali pubblici dell’azienda ospedaliera a cui apparteniamo, devi attendere mesi ma la malattia non attende e nel frattempo avanza, quindi ti costringono a rivolgerti a strutture private seppur convenzionate, più lontane e disagevoli . A tutto questo si aggiunge un servizio di trasporto pubblico da terzo, anzi da quarto mondo dove, per raggiungere la grande metropoli , per fare pochi chilometri ci metti ore e non arrivi in tempo ad appuntamenti importanti. Che schifo. L’Amministrazione comunale così come quella che gestisce la Regione Lombardia non si occupa del nostro territorio. Un territorio abbandonato e sempre più carente di servizi”. E.G.