ABBIATEGRASSO – A Palazzo Stampa si è svolta la penultima tappa della mostra “The last Apple on the Tree”. Silvano Brugnerotto è stato direttore artistico della mostra. Gli chiediamo: perché avete concepito una mostra di questo tipo? Come è andata la tappa abbiatense? Come è andata l’inaugurazione a Milano? Come avete selezionato gli artisti provenienti da tutto il mondo?
“The last Apple on the Tree è una mostra itinerante che si basa sul tema di Expo 2015: cibo ed energia per la vita. Abbiamo deciso di innestare la mostra sul pericolo di una dissipazione indiscriminata delle risorse planetarie, ormai ridotte all’ ‘ultima mela’, e nello stesso tempo sulla possibilità che la presa di coscienza di abitare su un unico ‘albero’ possa portare a nuovi modelli di pensiero, rispettosi dell’ambiente e propositivi riguardo a soluzioni scientifiche eco-compatibili.
La tappa abbiatense è caduta nel caldo record dei giorni del 18 e 19 luglio, molta gente era già partita per le vacanze, quindi il riscontro di pubblico ci ha in parte sorpreso: decine di visitatori. Altri numeri, ovviamente, si sono registrati a Milano, dove nel solo primo giorno, quello di inaugurazione presso il CAM di Corso Garibaldi, la mostra è stata visitata da più di cinquecento persone. Cercavamo talenti in possesso di un buon curriculum professionale che non fossero già assurti allo status di ‘star’. Uno degli obiettivi dell’Associazione Pelide è valorizzare i talenti, e che i talenti non si trovino soltanto nelle ovattate gallerie dei soliti noti, è un dato di dominio pubblico. Ho personalmente selezionato 20 artisti da un numero ampio, anche per ottenere un’assonanza con la data dell’Expo: 2015, 20 artisti per 15 tappe della mostra. Si tratta di artisti provenienti da diversi continenti. E’ stato bello, in un momento di serpeggiante ritorno alla ‘paura del diverso’, constatare come la diversità possa generare straordinarie aperture di pensiero e di bellezza”.
Con tre poesie partecipava la collaboratrice di questo giornale Valentina Bufano. Lei e la Bufano collaborate spesso?
“Mi piace sottolineare che Valentina Bufano, fra tanti grafici e pittori, è l’unica poetessa del gruppo. Per usare un gergo calcistico, fa ‘reparto da sola’. Ho conosciuto Valentina ad una mia mostra di alcuni anni fa a Trezzano sul Naviglio, e da allora siamo amici. Sono rimasto da subito folgorato dalle sue poesie, tanto che ho realizzato la copertina della sua ultima raccolta, ‘Mhe’. Ultimamente Valentina ha deciso di dedicarsi alla prosa, e del suo racconto di imminente pubblicazione, ‘Tre ragazzini e il fato’, ho realizzato la copertina e i disegni interni, in bianco e nero. E’ un libretto che consiglio davvero a tutti, senza limiti di età”.
La mostra è organizzata dall’associazione Pelide. Che tipo di associazione è?
“Pe.Li.De. è acronimo di ‘Persona, Libertà e Democrazia’. Vi fanno parte politici, filosofi, operatori della cultura e dello spettacolo, scienziati, artisti ed esperti di comunicazione. Lo scopo dell’associazione è quello di segnalare e valorizzare le eccellenze del nostro Paese, sia che si tratti di individui dall’intuizione geniale che hanno lasciato il segno nei rispettivi ambiti di competenza, sia che si tratti di aziende dall’approccio virtuoso al mercato, sia che si tratti di intere comunità civili che hanno saputo operare una perfetta integrazione fra gli abitanti del luogo e gli stranieri. In un momento di persistente disfattismo, l’associazione ha deciso di accendere le luci su un’Italia che viene poco raccontata e che invece produce punte di eccellenze invidiate dai paesi di tutto il mondo”.