ALBAIRATE – Nel tardo pomeriggio di mercoledì 31 ottobre, un egiziano di 21 anni ha tentato di violentare una 22enne sul treno della tratta Albairate-Seregno. La ragazza, studentessa universitaria, aveva appena preso il treno ad Albairate, diretto a Milano, il vagone era vuoto, c’erano solo lei e il ragazzo egiziano che, una volta partito il convoglio, si è spostato e si è seduto accanto a lei. Pare che il 21enne abbia iniziato a guardare un video porno sul cellulare, si sia slacciato i pantaloni e abbia iniziato a masturbarsi. La studentessa, spaventata, si è allontanata ma è stata subito raggiunta e afferrata dall’uomo che ha cominciato a palpeggiarla. La vittima è riuscita a divincolarsi e scappare ma è stata nuovamente bloccata, trascinata in un angolo e abbracciata dall’aggressore che si stava abbassando i pantaloni. Lei è riuscita fortunatamente a fuggire ancora e correre in un altro vagone, dove finalmente ha trovato un passeggero e, dopo aver chiesto aiuto, ha chiamato il 112. L’aggressore si è nascosto, è intervenuto il capotreno che ha effettuato una prima ispezione senza riuscire a trovarlo. Il treno si è fermato alla stazione di Trezzano sul Naviglio e proprio qui il capotreno ha indicato ai Carabinieri di Trezzano, giunti nel frattempo e in sinergia con i militari di Corsico, un ragazzo che si stava allontanando frettolosamente sulla banchina della stazione e ha poi iniziato a correre. Riconosciuto subito dalla ragazza, è stato bloccato 200 metri più lontano dalla stazione da un giovane appuntato che lo ha rapidamente rincorso. Il 21enne, risultato essere residente a Milano, è stato arrestato per violenza sessuale e rinchiuso nel carcere di San Vittore. Il fatto ha suscitato reazioni, anche politiche: l‘assessore lombardo alla Sicurezza e Immigrazione, Riccardo De Corato, chiede l’utilizzo dei militari sulle tratte a rischio in attesa dell’arrivo dei nuovi agenti annunciati dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Dei 69 nuovi agenti annunciati dal ministro, alcuni verranno destinati al controllo della rete ferroviaria”, ha dichiarato De Corato, ma “su queste linee andrebbero intanto utilizzati i militari per evitare che episodi del genere possano ripetersi”. Regione Lombardia, ha ricordato l’assessore, “ha censito l’indice di pericolosità delle linee ferroviarie lombarde, individuando le seguenti come le più pericolose: oltre la linea S9 (Saronno-Seregno-Milano-Albairate), dove è avvenuto questo episodio di violenza, la linea S8 (Milano-Carnate-Lecco) e Valtellina, la linea S7 (Lecco-Molteno-Monza-Milano), la Mortara-Milano, la Voghera-Pavia-Milano (episodi del sabato sera), la Domodossola-Arona-Milano, la Milano-Carnate- Bergamo”. Ha commentato così il Comitato Mobilità Metropoli Insubria, C.O.M.M.I: “Dopo l’ennesimo caso di tentata violenza sulla linea Milano-Albairate-Alessandria, dove in questo caso la brutta avventura è toccata ad una studentessa alla Stazione S9 di Albairate-Vermezzo.
Il Comitato Metropoli Mobilità Insubria chiede agli enti preposti e alle autorità di mettere un presidio permanente di Polfer alla stazione
Marcatutto. La linea in questione è da anni che non ha più una stazione con un presidio permanente se non quelle di Alessandria e Mortara. La Stazione di Albairate che negli anni è diventata la stazione principale dell’abbiatense ha il dovere di tutelare le migliaia di utenti che il treno porta al lavoro, a scuola o per altre destinazioni quotidianamente. Garantiamo la sicurezza in primis senza proclami, ma con i fatti”.