CISLIANO – Si è forse giunti a un fondamentale punto di svolta che riguarda la complicata e delicata vicenda che ha coinvolto l’Amministrazione Comunale e i genitori degli studenti, riguardante la chiusura prolungata di un’altra settimana dei plessi dell’Istituto Erasmo da Rotterdam di Cisliano. La ormai nota vicenda che ha visto al centro la decisione del sindaco Luca Durè di non aprire le scuole il 10 gennaio, come nel resto d’Italia, ha visto fin da subito la reazione furiosa dei genitori, i quali hanno attaccato più volte l’intera Amministrazione soprattutto sui social. In settimana è stato addirittura esposto uno striscione sulla recinzione della scuola elementare con la scritta “la scuola non si tocca”, gesto che non è passato inosservato e ha sollevato ulteriori polemiche sulla già complicata vicenda. Il Comune dal canto suo ha deciso, tramite una lettera sulla propria pagina web, di spiegare nuovamente la decisione che ha portato Durè a chiudere le scuole per un’altra settimana. Nella stessa lettera il Comune ha espressamente riportato il numero di studenti positivi al Covid19: 81, dei quali 79 frequentano le scuole stesse. Per questa ragione e in linea con le direttive statali in materia, l’Amministrazione ha deciso di non riaprire i plessi per i pochi alunni non positivi e dunque di mandare tutti gli studenti in DAD, scatenando il dissenso e l’ira dei genitori, i quali si sono sentiti presi in giro e non assecondati nelle proprie esigenze. Nella lettera si può leggere chiaramente come il Comune sia fra i primi sei per rapporto contagi/popolazione in Lombardia e la decisione di non riaprire era volta anche al cercare di far abbassare l’incidenza dei contagi per evitare una successiva zona rossa, la quale avrebbe penalizzato gli interi cittadini anche vaccinati con dose booster. La vicenda però pare essere arrivata a una conclusione, poiché la stessa Amministrazione, sulla falsariga di quanto già fatto in altri Comuni lombardi, tra cui Albairate e Cassinetta di Lugagnano, ha deciso di istituire nella giornata di domenica 16 gennaio una campagna di screening gratuito per tutti gli studenti dei due plessi. Grazie all’appoggio della farmacia comunale, la campagna di tamponi è stata suddivisa per classi di appartenenza a partire dalle terze medie fino ad arrivare alle prime elementari. I tamponi sono iniziati alle ore 9.00 presso la farmacia comunale di via Vittorio Veneto e si sono protratti fin dopo pranzo, in base all’afflusso dei ragazzi. A tal proposito, l’Amministrazione ha espressamente citato che, una volta fatto il tampone, non bisognava attendere in loco l’esito, in quanto sarebbe stato caricato sui portali di ATS Lombardia. I tamponi sono stati eseguiti su base del tutto volontaria e per coloro che hanno da poco terminato il periodo di positività non è stato necessario un ulteriore tampone. Sulla pagina internet del Comune era possibile scaricare il modulo di consenso e l’annessa comunicazione dettagliata con gli orari delle classi alle quali effettuare i tamponi.
Giacomo Menescardi