MORIMONDO – Il concerto ha superato le migliori aspettative del numerosissimo pubblico intervenuto per condividere un evento eccezionale per molteplici ragioni. La prima è contribuire alla raccolta a favore di “End Polio Now” la campagna internazionale di vaccinazione dei Rotary per sconfiggere definitivamente la Poliomelite nel mondo, un obiettivo finalmente vicino. Le altre numerose ragioni che hanno reso eccezionale il concerto sono state la qualità dei musicisti, i violinisti Lorenzo Meraviglia e Ruben Giuliani, giovani virtuosi a cui l’Accademia Concertante d’Archi di Milano ha affidato nientemeno che i preziosissimi violini Stradivari, l’Omobono Stradivari del 1730 e lo Stradivari-Amati ‘Roi de France’ del 1663, tra i pochi esemplari ancora esistenti e dalle caratteristiche foniche e timbriche che li rendono inarrivabili. Felice anche la scelta dei compositori e del programma a partire da Ferenc Farkas con la “Partita all’ungaresca” per orchestra d’archi a cui è seguito il ‘Doppio concerto in re minore’ di Johann Sebastian Bach in cui i due violini Stradivari, nelle mani dei due giovani hanno ritrovato la loro ‘voce’ e incantato il pubblico. Un crescendo di emozioni e di entusiasmo quando con la “Messa in sol maggiore” di Schubert si è aggiunto il coro, un centinaio di elementi provenienti dalla Schola Cantorum “Ars Nova” di Cerro Maggiore, dal Coro Vallongina di Fiorenzuola d’Arda e dalla Corale S.S. Lorenzo e Sebastiano di Parabiago. La chiesa, messa a disposizione dal parroco don Mauro Loi, oltre alla sua maestosa bellezza ha offerto un’acustica, giudicata dal direttore del concerto, il maestro Mauro Ivano Benaglia, superiore a quella del Duomo di Milano. Una serata, un’opportunità straordinaria, proprio come ha commentato il presidente del Rotary Club Abbiategrasso, Marco Rognoni, lieto della numerosa partecipazione di un pubblico entusiasta e molto coinvolto, dell’alto livello dell’orchestra, dei solisti, dei coristi che hanno reso la serata indimenticabile per tutti. E.G.