ROBECCO S/N – Sabato mattina alle 10.30 i massimi esponenti della Lega, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana con il sen.Massimo Garavaglia, l’on. Marco Maggioni, l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi, l’ass.Silvia Piani alla Famiglia, hanno condiviso il tavolo con la padrona di casa, Fortunata Barni, sindaco di Robecco sul Naviglio, e i colleghi sindaci Calati di Magenta, Nai di Abbiategrasso, Villani di Ozzero, Sala di Vigevano. Accanto a loro anche i consiglieri regionali Trezzani e Del Gobbo e l’imprenditore Fabrizio Castoldi di BCS, presidente del Comitato Sì alla Strada a rappresentare anche Assolombarda. Un nutrito e agguerrito gruppo che non ha nessuna intenzione di perdere quello che considera un progetto tra i più importanti. La sindaco Barni ha esordito dicendo che “La sentenza del Tar che ha bloccato la strada, non ci vede sconfitti. E’ un’opportunità per lo sviluppo, non accettiamo l’immobilismo. Che la Regione Lombardia sia con noi”. Un appello a cui ha prontamente risposto, rassicurante, il Presidente Fontana : “Quando ci sono veri problemi , quando ci sono richieste dai sindaci e dalla gente, ci siamo. La strada è determinante. Le osservazioni mosse contro l’opera sono state respinte, tranne una di carattere formale. C’è un conflitto tra due Ministeri, Ambiente e Infrastrutture, non si è voluto integrare la VIA. Ma l’opera è importante e da sostenere. Abbiamo incontrato il Ministro delle Infrastrutture De Micheli a settembre poi di nuovo con l’ass. Terzi a Piacenza il 2 gennaio per sollecitare l’apertura dei cantieri poiché anche in vista delle Olimpiadi questa strada risulta fondamentale”. Anche l’ass. Terzi ha assicurato che l’opera è prioritaria per Regione Lombardia e che nonostante il progetto sia stato ridotto rispetto all’originale, il Ministero dell’Ambiente ha assunto una posizione molto rigida, un approccio diverso rispetto al Ministero delle Infrastrutture. “Una cosa tipicamente italica – ha aggiunto – ma occorre recuperare il ritardo su un’opera di cui il territorio ha necessità”. Il sen. Massimo Garavaglia ha sottolineato l’impegno di Presidente e Regione a favore della strada ma che “la palla è tutta in campo al Ministero. I primi paletti per questa strada risalgono agli anni ’70, il PIL va malissimo ma è tutto fermo per un formalismo. Si rispetti la volontà della maggioranza del territorio”. Dopo di lui l’on. Maggioni ha evidenziato che nel 2020 si hanno ancora infrastrutture degli anni ’60, decisamente inadeguate e che la Ministro De Micheli ogni volta che è stata interpellata si è dichiarata a favore dell’opera ma che alle parole devono seguire atti formali. Per questo, ha concluso, è partita un’interrogazione per fare chiarezza. Il cons. Del Gobbo ha ricordato la battaglia iniziata nel 2002 per la strada che da Magenta porta a Malpensa, utile non solo per collegarsi con l’aeroporto ma per sgravare i piccoli paesi da traffico e inquinamento. L’ass. Piani ha fatto un ulteriore appello a realizzare la strada, ritenuta essenziale anche per lo sviluppo economico della provincia di Pavia. Anche il sindaco Nai ha detto di ritenere indispensabile l’infrastruttura non solo per migliorare la viabilità ma per lo sviluppo economico di territori in cui, non a caso, hanno vinto le elezioni i sindaci a favore della strada. La collega Calati di Magenta ritiene che sia importante anche per le Olimpiadi 2026 e lo sviluppo in atto dell’area Expo. Il sindaco di Ozzero, Villani, si è detto sollevato: “Oggi non ci sentiamo più soli, ma con una coperta sulle spalle. La strada serve per dare speranza ai nostri territori provati dalla crisi e in cui la qualità della vita sta crollando”. Sala, sindaco di Vigevano, ha dichiarato che “le opere pubbliche non si possono rottamare, il ponte sul Ticino costa 51 milioni di euro e serve la strada, chiediamo al Pd di ascoltare il territorio”. L’ing.Castoldi, come portavoce di Assolombarda, ha ricordato che il territorio ha perso ca.il 30% delle industrie e che il 30% che hanno perso il lavoro devono usare la macchina per andare altrove a lavorare, utilizzando strade sempre più affollate, impiegando per pochi km anche 2 ore invece di 20 minuti. Nei paesi ora non più attraversati dal traffico, grazie alla strada per Malpensa, l’inquinamento è sceso del 60%. Si è detto entusiasta del Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli dei 5S che ha recentemente incontrato gli imprenditori a cui ha promesso il suo sostegno anche per la strada. Poiché dopo gli interventi non sono state previste domande da parte dei giornalisti, la sottoscritta, sempre in diretta Fb ne ha posto qualcuna direttamente al Governatore, richiamando la sua attenzione anche sul fatto che ora viene fatta mancare nei giorni festivi e prefestivi anche di giorno all’ospedale di Abbiategrasso, la presenza dell’anestesista –rianimatore che, essendo reperibile, visto lo stato delle strade, potrebbe non arrivare in tempo a salvare in caso di emergenza, gli abitanti dei 14 comuni dell’abbiatense che vengono quindi esposti a maggiori rischi nonostante la Regione abbia deliberato il 7 maggio scorso di riaprire il P.S. di notte e di ripotenziare l’ospedale. Il presidente Fontana ha risposto che la Regione “rispetta gli impegni” e che la causa probabilmente è che “non ci sono i medici”. Perchè il medico che avevamo ci è stato tolto? Attendiamo che venga rispettato l’impegno preso dal Consiglio regionale. Enrica Galeazzi