TREZZANO S/N – Il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero, è stato ospite su Telelombardia e Telenova. Ha affrontato vari temi importanti, la sicurezza, il lavoro, gli immigrati (e al relazione tra sicurezza e immigrati). Sul tema del lavoro il sindaco, a capo, lo ricordiamo, di una coalizione di centrosinistra, si è dimostrato abbastanza ottimista, affermando che essendo una cittadina ad economia fortemente industriale, Trezzano ha retto discretamente la crisi. Non ha negato la presenza di un alto numero di cittadini che il lavoro lo hanno perso o che non riescono a trovare nemmeno una prima occupazione. Il Comune ha accolto degli stagisti, che hanno il compito di seguire l’Ufficio Stampa e la comunicazione istituzionale, e un paio di loro hanno interrotto la collaborazione perché nel frattempo avevano trovato una collocazione più favorevole. Esiste un “movimento” creato da imprenditori che hanno dato vita a nuove realtà aziendali. Trezzano, dunque, non è un paese messo a terra dalla gravissima crisi economico-finanziaria. Il Comune non è tra i più ricchi, si è ricorso ad una manovra di riduzione dei costi che ha coinvolto il Centro Diurno anziani e i disabili con la riduzione del costo del trasporto. Manovre economiche sempre però con la massima attenzione all’Area Sociale, che non deve soffrire per colpa di alcune “bastonate” (il sindaco ha usato questo termine), come quella da 800mila euro di bolletta Enel, che comprende letture passate. Il sindaco Bottero ha parlato più volte dello SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. A Trezzano si è partiti con i profughi minorenni, utilizzando i beni confiscati alla mafia, in collaborazione con il Comune di Buccinasco, per un carico di 12 minori maschi e 2 ragazze, queste ultime particolarmente bisognose di aiuto, poiché, in quanto donne, rischiano di finire nel circuito delle tratte a scopo prostituzione. La comunità Valdese ha affittato una casa e si è sobbarcata la responsabilità di altri dieci profughi, mentre la Parrocchia Sant’Ambrogio aveva accettato altri 4 rifugiati. Per quanto riguarda la sicurezza, appare chiaro che il numero di agenti di Polizia locale è insufficiente, tale che sono possibili appena due turni, poco più, di sei agenti per turno, in un arco di 13 ore di lavoro complessivo. Troppo poco. I trezzanesi si sono più volte lamentati di soffrire di insicurezza, dovuta al reale pericolo di furti e vandalismi. Il sindaco ha valorizzato i Carabinieri della Compagnia di Corsico, che operano a Trezzano sul Naviglio, complimentandosi per l’eccellenza del loro operato, segnalata da Bottero anche al Prefetto di Milano e al Ministero della Difesa. “Vanno riconosciuti i loro meriti. – ha detto. – Con stipendi inadeguati, rischiano la vita. Per di più il loro impegno viene mortificato dal rilascio immediato dei delinquenti che catturano. Per questo ci siamo rivolti ai Parlamentari Franco Mirabelli e Vinicio Peluffo”. Nel gruppo dei delinquenti Bottero non dimentica di inserire gli evasori fiscali. Valentina Bufano