ABBIATEGRASSO – In seguito al tragico evento consumatosi in treno lungo la tratta Abbiategrasso-Vigevano, quando lo scorso giovedì 9 febbraio una quindicenne residente a Vigevano è stata picchiata e molestata da due ragazzi nordafricani, è stata convocata giovedì 16 febbraio una riunione della Consulta dei Trasporti Pubblici presso la ex sala consiliare di piazza Marconi. Sono intervenuti il presidente della Consulta Matarazzo, il sindaco di Parona e gli esponenti di alcuni dei comuni limitrofi, come Ozzero, Zelo Surrigone e Vigevano, mentre i comuni coinvolti direttamente dal passante ferroviario sono Albairate, Vermezzo, Abbiategrasso, Vigevano, Parona e Mortara. Immediatamente dopo il tragico episodio la Polizia Locale ha effettuato controlli nella stazione di Abbiategrasso, dando anche supporto al personale di Trenord e concentrandosi principalmente nelle ore di punta. Tuttavia per quanto riguarda la questione sicurezza purtroppo i comuni possono fare molto poco, la causa principale di questa mancanza è dovuta soprattutto alla negligenza di Trenord, che mette in secondo piano proprio la nostra tratta “perché costituita solo da 3 mila utenti rispetto ai 340 mila che gestiscono in tutta la regione Lombardia”, questa la risposta dei rappresentanti ad una lettera di sollecitazione precedentemente inviata dalla Consulta. Trenord di fatto gestisce numerose tratte attrezzate con treni all’avanguardia per garantire sicurezza con strumenti come video-sorveglianza all’interno di ogni carrozza, pulsanti appositi per il richiamo della sicurezza, ma nulla di tutto questo è presente nella tratta Milano-Mortara, anzi i treni molto spesso si presentano in condizioni pessime, non solo a livello di funzionamento, ma anche per quanto riguarda lo stato di vecchiaia dei convogli. Durante la conferenza sono emersi numerosi problemi, derivanti non solo dalla questione sicurezza ma anche dai ritardi, dalle condizioni drammatiche di viaggio (carrozze superaffollate, malfunzionamento di aria condizionata e riscaldamento), tutto ciò che va a discapito dei pendolari, gli unici che di fatto spendono soldi in abbonamenti; tuttavia le uniche risposte alle numerose sollecitazioni passate sono sempre molto ambigue e ricche di statistiche disarmanti. I rappresentanti comunali hanno deciso infine di attuare una serie di azioni necessarie per garantire la futura messa in sicurezza e il buon funzionamento del servizio ferroviario (riguardante in particolare la tratta MI-MO) attraverso una visibilità sulla stampa regionale, l’invio di una lettera al Ministero delle Infrastrutture, firmata da tutti i sindaci chiamati in causa, e alla Regione contenente la denuncia della grave situazione causata da Trenord, infine la richiesta di un incontro con il Consiglio Regionale presieduto da Maroni. A breve sarà organizzata una conferenza presso il Castello Visconteo, all’interno della quale sindaci e Consulta metteranno in chiaro le richieste a seconda delle esigenze dei singoli comuni. Un punto sicuramente da affrontare è anche la questione “navette” di cui si occupa invece la Stav, servizio proposto nei comuni non interessati dal passante ferroviario per permettere ai residenti di raggiungere le stazioni principali. Questo servizio non è garantito per tutta la giornata, creando disagio ai pendolari che non possono raggiungere con mezzi propri le stazioni; inoltre il prezzo della navetta è di euro 2.20, troppo alto considerando che la stazione di Albairate-Vermezzo dista solo 2 km da entrambi i paesi (quindi un euro a km), ciò rende comprensibile il loro inutilizzo da parte dei cittadini. Le speranze dunque sono nelle mani dei sindaci che, unendo problemi e disservizi di Trenord, possono e devono risolvere la questione in modo definitivo. Ilaria Scarcella