ABBIATEGRASSO – Cosa fare dopo la visita di Fontana per l’ospedale Cantù era il tema all’ordine del giorno della Consulta del primo incontro guidato non dal sindaco dimissionario ma da Marina Baietta. Di seguito la cronaca dell’incontro. Una volta raggiunto il numero legale, la neo presidente ha affermato che “l’incontro con Fontana è stato mortificante per la nostra realtà perché ci siamo resi conto che il Presidente della Regione non ha preso in considerazione la nostra realtà, non la conosce, a una mia richiesta ha risposto che i medici non vogliono venire in questo ospedale. All’incontro con i giornalisti abbiamo rilevato la sua indisponibilità a visitare l’ospedale e rendersi conto della situazione attuale e ha invitato a rivolgersi all’ass. Moratti. Siamo stati un forte supporto all’ospedale di Legnano, una risorsa per gli altri ma non ne ha beneficiato il nostro territorio. Questa sera dobbiamo individuare linee di pensiero per ottenere una risposta adeguata ai nostri bisogni. Il viaggio verso Legnano non è facilitato e questa dovrebbe essere una richiesta forte da sostenere in Regione”. Marco Marelli, presidente dei 14 sindaci dell’abbiatense, ha riferito di aver scritto all’ass. Moratti, subito dopo la visita di Fontana, e di non aver ricevuto ancora risposta. A questo proposito Baietta (Nai sindaco) ha invitato i rappresentanti delle varie forze politiche ad attivarsi presso i loro punti di riferimento regionali per contattare e sollecitare l’ass. Moratti perché i tempi sono stretti, infatti  si sta decidendo ora sulla riforma della sanità territoriale, le linee guida, come ha ricordato Fusari (Mov.Malato) sono state approvate il 5 giugno e le nuove norme sono attese a settembre. De Angeli (M5S) ha chiesto al sindaco: “Perché quando Fontana ha fatto riferimento all’ass. Moratti non gli ha detto che l’invito era stato già chiesto da gennaio? Fontana ci prende in giro, è venuto a fare la passerella… non conoscono Abbiategrasso, vedi anche dove hanno messo l’ambulanza”. Nai ha risposto a proposito dell’ambulanza, di aver fatto presente altre postazioni più opportune come le piazze Cavour e Vittorio Veneto o di fronte alla sede di Amaga. Baietta ha detto di ritenere molto importante il rapporto con i sindaci, per condividere con loro suggerimenti e linee di lavoro, ha poi affidato il compito di segretario per redigere i verbali della Consulta a Davide Bertani (Croce Azzurra). Gay (Pd) ha chiesto al sindaco se avesse chiesto l’incontro a Moratti come sindaco o come Consulta, Nai ha precisato di aver intenzione di presentarsi all’eventuale incontro accompagnato anche da rappresentanti della Consulta. Ticozzelli (F.I.) ha sottolineato che poiché Fontana ritiene che il problema riguarda i medici che non vogliono lavorare al Cantù, la politica non può farci nulla se i medici sono in fuga. La presidente ha ribattuto che “il Cantù non è una situazione appetibile” e ha invitato a focalizzare l’attenzione sull’incontro con Moratti a cui dovrebbero partecipare rappresentanti istituzionali e delle realtà che lavorano per l’ospedale come il Comitato Popolare Intercomunale che ora raccoglie firme, ha sollecitato un incontro della Consulta con i sindaci. De Angeli ha ricordato che “Abbiamo in mano una mozione approvata dal Consiglio Regionale, il giorno stesso della nostra manifestazione al Pirellone, ora ci dicono che la Regione mette a disposizione 3 milioni per abbattere il vecchio ospedale mentre ne erano stati stanziati 6 milioni e 100mila euro nel 2015, ce ne sono 3 di meno e ce ne fanno passare 3 come regalo…sono stufa di essere presa in giro da questa politica”. Finiguerra  (Cambiamo Abb.) ha detto di condividere  che la Consulta deve avere un ruolo politico che va oltre la richiesta di un appuntamento e ha aggiunto: “Mi sono sentito offeso dall’atteggiamento di Fontana, mi sarei schierato con chi gli ha fatto la domanda, invece il sindaco non ha obiettato… I cittadini la loro idea se la sono fatta, l’intervento politico si limita a chiedere l’ennesimo incontro? Credo si debba pensare a una mobilitazione”. Anche De Angeli ha detto di ritenere che gli eventuali incontri vanno associati a delle azioni, “la linea del dialogo non ha pagato, solo quando abbiamo fatto una manifestazione, in Regione è stata approvata la delibera” e Finiguerra ha poi aggiunto che  “per questo non c’è bisogno di altri appuntamenti perché c’è una delibera che impegna la Giunta a fare quello che chiediamo da anni, ci vuole il Poas che programmi di farlo”. Un nuovo incontro della Consulta è stato fissato per lunedì 14 giugno. E.G.