ABBIATEGRASSO – Il Consiglio Comunale iniziato il 31 marzo con 15 punti all’ordine del giorno, iniziato alle 21 è stato interrotto oltre la mezzanotte dopo soli 3 punti, di cui il secondo, sul Regolamento sull’imposta da applicare, ha richiesto quasi tutto il tempo. Il cons. Cattoni di Cambiamo Abbiategrasso infatti presenta uno dopo l’altro diversi emendamenti che fanno discutere, vengono votati, irritano la maggioranza. Il cons. Cattoni affronta ed entra puntualmente nel merito di ogni problematica. Si documenta, cita leggi, risponde educatamente a ogni richiesta di ulteriori chiarimenti di chi sembra non sapere di cosa si sta parlando. Non è possibile citare ogni intervento, peraltro disponibile in streaming, limitiamoci ad accennare gli emendamenti e a dire se sono stati accolti o bocciati dalla maggioranza. Nel primo intervento Cattoni richiama la precedente richiesta avanzata per “fare una verifica già nel 2018 quando c’è stato il passaggio della riscossione da Amaga alla San Marco”. Avendo riscontrato che oltre 40 attività commerciali non avevano pagato la tassa di occupazione del suolo pubblico, Cattoni ha detto che si aspettava di trovare nel regolamento proposte di soluzione ma di non aver trovato nulla neanche per le imposte pubblicitarie e ha citato la difficoltà recente di recepire informazioni per esempio sulla bacheca della Lega. Una citazione questa, non un atto d’accusa, ma intesa come tale dal cons. Gallotti che ha dato in escandescenze, tanto da essere invitato ad uscire dal presidente Tagliabue. Il primo emendamento proposto da Cattoni ha riguardato le previste riduzioni di pagamento alle attività del centro storico, qualora lavori pubblici le rendessero inaccessibili. L’emendamento ha richiesto di estendere la riduzione a tutta la città ed è stato votato all’unanimità. Il secondo riguardava l’esposizione pubblicitaria e le agevolazioni in caso di lavori, Cattoni ha chiesto che le agevolazioni non risultino previste solo per esposizioni annuali ma anche temporanee con una tariffa giornaliera. La maggioranza lo ha bocciato. Il 3° emendamento riguardava le pubbliche affissioni, con richiesta di ridurre in occasione di negata accessibilità per opere pubbliche in corso. La maggioranza lo ha respinto con 14 voti contrari. Un altro emendamento ha riguardato la Cosap ovvero l’occupazione di spazi e aree pubbliche, Cattoni contestava che “anche chi non ha pagato continui ad occupare, sottraendo spazio ad altri”. Subito il cons.Serra lo ha accusato di voler ‘vessare i commercianti’, seguito da Gallotti che ha affermato: “Ci sono tante attività in cui se si sorvola è un aiuto. Se si dovessero seguire tutte le leggi certe cose non si farebbero”. Ma Tarantola ha chiesto: “Perché premiare chi non paga? “Cattoni ha continuato chiedendo la regolamentazione sul rinnovo delle concessioni degli spazi pubblici, proponendo di cancellare i debiti pregressi ma, a partire dal 1/1/2021 di non rinnovare a chi non paga e non si impegna almeno a rateizzare. Anche questo emendamento è stato bocciato dalla maggioranza, sempre più insofferente, la cons. Baietta ha esplicitato di “avere mal di testa” e ha contestato di non averne discusso in Commissione, Cattoni ha risposto di aver ricevuto solo 3 giorni prima la bozza del Regolamento. Da quando si è saputo che la richiesta di far pagare il dovuto è stata bocciata, la domanda che è iniziata a circolare è: “Quindi si può non pagare?”. Foto d’archivio. E.G.