ALBAIRATE – Anche ad Albairate si discuterà di Referendum costituzionale. L’appuntamento è

fissato per lunedì 21 novembre, alle 21.00 in Aula Consiliare. Promotore “della serata informativa

per l’interesse dei cittadini albairatesi” è stata la lista civica “Per Albairate”, che si è attivata per

avere l’aula comunale, mentre ai Comitati locali del SI di Albairate e del NO di Abbiategrasso è

spettata l’organizzazione che sarà definita meglio in settimana. Al confronto sui quesiti referendari

parteciperanno il deputato Pd Francesco Prina per il SI e Massimo Gatti, capogruppo Lista Civica

Un’Altra Provincia-PCR- PdCI per il NO moderati dal giornalista Danilo Lenzo. In paese il dibattito

pubblico su una questione nazionale non è ancora iniziato, ma già iniziano le prime schermaglie di

casa nostra poiché gli attivisti del M5S locale non sarebbero stati invitati a relazionare al dibattito.

Così l’attivista del M5S albairatese Ivan Fassoli, non senza un guizzo polemico, soprattutto verso

Matteo Pedretti capogruppo della Lista Per Albairate, fa sentire il suo rammarico: “Il M5S di

Albairate è sempre stato in prima linea nello spiegare ai cittadini perché la #schiforma targata

Renzi-Boschi- Verdini-Alfano non è la soluzione ai problemi che affliggono il nostro Paese. Da

un’attenta analisi della riforma, abbiamo individuato più di trenta motivi che dovrebbero convincere

i cittadini a dire #iovotono al referendum costituzionale del 4 dicembre. Ci sarebbe piaciuto poterli

esporre alla serata di confronto tra SI e  NO, ma non siamo stati invitati. Questa sarebbe potuta

essere una serata molto interessante per i cittadini, se gli organizzatori avessero invitato tutte le

forze politiche coinvolte nel referendum, M5S, Lega, FI, SEL, ma invece spinti dalla loro paura del

confronto sarà rappresentata solo la parte politica del Pd, che a detta di Pedretti voterà compatta SI

al referendum, come se le divisioni nazionali non toccassero la sezione locale del partito”. Matteo

Pedretti, a tal proposito, sottolinea che sono stati i due Comitati, tramite Stefano Russo e Gabriele

Negri, a scegliere rispettivamente Prina e Gatti e ribadisce che i partiti politici non sono stati

interpellati; per questo il M5S, come nessun altro partito politico, non è stato contattato o

interpellato poiché esistono i comitati referendari che vanno oltre i partiti. Ma per Fassoli nella

vicenda ci sarebbe un po’ di ambiguità “… il presidente della sezione locale del Pd, Matteo Pedretti,

ci ha negato la possibilità di sederci al tavolo dei relatori. Scusandosi ci informava che non è il Pd a

fare la serata ma il neo costituito comitato del SI locale e che quindi ha deciso di convocare

esclusivamente il comitato del NO (ovvio che il comitato del NO porterà persone che sono al di

fuori della politica). Sulla carta, non attribuisce in alcun modo la regia dell’evento al Pd, ma  ci

chiediamo quante cappelliere ha a casa Pedretti? Un cappello per il Comitato del SI? Uno come

presidente locale del Pd? Uno come consigliere comunale in lista civica …? Insomma il cappello

giusto per ogni evenienza, ci sembra quasi il tentativo di nascondere il simbolo PIDDINO dietro a

Comitati e Liste Civiche. Precisiamo che noi sosteniamo il Comitato del NO Albairatese e che ci

aiutiamo nelle varie iniziative, ma affermiamo con fermezza che non ne facciamo parte.” In una

nota Pedretti smentisce il pentastellato: “Fassoli mi risulta faccia parte del comitato del NO,

avendolo più volte visto ai gazebi del Comitato in piazza ed era presente quando con Gabriele Negri

parlavamo dell' organizzazione della serata. Il comitato del NO ha scelto il suo candidato al suo

interno”. Agli attivisti del M5S restano così la partecipazione alla serata del 21 novembre in qualità

di pubblico e i banchetti informativi del 13, 20 e 27 novembre sempre in piazza Don Bonati.

Simona Borgatti