ABBIATEGRASSO – In questo periodo di ferie all’Eco sono giunte numerose segnalazioni che, seppur riguardanti situazioni diverse, hanno un comun denominatore, l’esigenza di controlli e sanzioni, considerati utili a ‘educare’ per garantire maggiore sicurezza e civiltà. Iniziamo dalla foto che pubblichiamo, inviata da un residente della Gennara, che mostra il palazzo, ex sede dell’Agenzia delle Entrate, che dovrebbe essere vuoto e disabitato invece spesso di notte viene animato da un numero imprecisato di individui che si intravedono dalle finestre che aprono e chiudono (nella foto ne hanno aperte due) con luci fioche che si spostano. Perchè si chiede “i Carabinieri non intervengono a controllare? Perché non la Polizia Locale? Perché non si chiede alla proprietà di controllare le condizioni dello stabile e di renderlo o abitabile alla luce del sole o inaccessibile?” Il problema “rifiuti sparsi” e “Abbiategrasso città sporca” indigna sempre più. Rifiuti sparsi ovunque alla Gabana come nel centro storico o in periferia e nei campi, fa giustamente infuriare chi ogni giorno pratica la raccolta differenziata che conferisce regolarmente pagando, ci si lamenta, “sempre di più per un servizio che lascia a desiderare e per pagare il conto della raccolta ‘straordinaria’ di quanto lasciano in giro gli incivili. Così non va, mancano controlli adeguati sia da parte di Amaga che da parte della Polizia Locale. L’Amministrazione comunale pensi ad azioni utili a contrastare questo malcostume, oppure smettiamo tutti di pagare!”. Sul tema rifiuti e il servizio di Amaga più di un lettore rimpiange “il purtroppo breve periodo di dirigenza di Andrea Scotti, in cui la città aveva cominciato ad essere più pulita e ordinata, si sentiva la presenza quotidiana del presidente anche attraverso i social. A proposito di social, ora pare che Amaga paghi un’agenzia di comunicazione per gestire le informazioni sul web, un placebo e un costo per gli utenti, che non può certo sopperire all’impegno quotidiano e alla presenza costante dell’ex gestione Scotti”. Altri ancora di ritorno dalle vacanze hanno notato ancora di più la differenza tra il paesino di montagna o una grande città all’estero e Abbiategrasso. E parlano di “Strade lavate spesso, distribuzione gratuita di grani anti zanzare ai privati dopo una disinfestazione di tombini e ambienti pubblici. Cestini non solo svuotati ma lavati all’interno ogni giorno, autobotti con addetti che ogni giorno innaffiano il verde pubblico, vasi, giardinetti e rotonde fiorite, perché ad Abbiategrasso non si può fare?” Molte le lamentele anche per i proprietari di cani che non raccolgono i “regalini dei loro animali, l’ho fatto notare a una signora elegante che passeggiava in centro e…mi ha insultata – racconta una lettrice – bisogna far pagare multe salate, l’educazione passa attraverso il portafoglio”. Sintetizzando: servono contemporaneamente controlli e una pulizia e una manutenzione più accurata per non fornire alibi a nessuno. Se un luogo è pulito e ordinato invoglia chiunque a mantenerlo tale. E.G.