ABBIATEGRASSO – Tristezza per la morte di Sante Padovese, 79 anni, abbiatense conosciuto e stimato. Con passione e fede esemplari aveva abbracciato il movimento di Comunione e Liberazione. Conobbe e frequentò il suo ammirato fondatore, monsignor Luigi Giussani, cercando di imparare da lui, imitando il maestro e accogliendo la sua sfida di fare esperienza, ogni giorno, di Gesù, nella quotidianità. Fervente cattolico e cittadino impegnato per il Bene comune, interessato e partecipe a tutto ciò che è “umano”, bello e vero nella vita. Negli ultimi mesi la malattia lo aveva indebolito e messo alla prova, facendolo forse sentire, nella sofferenza e nella fragilità, ancora più vicino a Colui che gli ha ispirato gioia, amore e passione per la vita e che ora, siamo certi, ha accolto tra le sue braccia. Un esempio, una testimonianza indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, per i tanti abbiatensi che lo hanno considerato “un padre” e “un maestro”, gigante nella fede e nell’umanità. Un volto famigliare, che spesso e con piacere si incontrava in piazza Marconi sotto i portici e nei pressi della libreria Shalom, una persona con cui si poteva chiacchierare semplicemente ma avendo subito la sensazione di sentirsi un po’ “arricchiti” e stimolati da un modo di pensare acuto e profondo, confortati da quell’ottimismo rincuorante che sapeva esprimere anche col sorriso. La sua “luce” di certo non si è spenta ma continua ad illuminare i cammini di chi conserva nel proprio cuore il suo ricordo. S.O.