L'eco della città

Santa Rosa da Lima, festa dell’integrazione

ABBIATEGRASSO – Sabato 31 agosto è il giorno di Santa Rosa da Lima, patrona di
Abbiategrasso, dell’America Latina e delle Filippine. Come ogni anno, ormai da lustri, la nostra
cittadina ha reso omaggio alla Santa e a tutta la comunità sudamericana e filippina del nostro
territorio. Una festa che arriva da un tempo e da un luogo molto lontani. Isabel Flores de Oliva, poi
Santa Rosa, nacque in Perù nel 1586 da genitori nobili spagnoli, in Sud America per cercar fortuna.
La giovane consacrò la sua vita alla fede, visse in castità e fece della carità e della gentilezza la sua
ragione di vita. Ebbe un’esistenza travagliata e morì a soli 31 anni. “Una rosa tra le spine”, da
questa frase nasce il suo nome e il suo culto. A fine 1600 fu canonizzata e il suo culto fu portato in
Italia dagl’invasori spagnoli. La Messa si è celebrata nella Basilica di Santa Maria Nuova e nella
splendida cornice del suo cortile s’è tenuta la processione e la successiva e sempre suggestiva festa.
Presenti anche quest’anno il sindaco Cesare Nai, il vicesindaco Roberto Albetti e diverse autorità e
rappresentanze del Sud America e delle Filippine. Dopo la Messa celebrata da Monsignor Binda e
seguente processione, con il ritorno della statua in legno della Santa in basilica, si è dato il via ai
festeggiamenti. La manifestazione è come ogni anno organizzata dalla Pro Loco di Abbiategrasso.
Balli, musiche, colori e tantissimi sorrisi hanno riportato, come ogni anno, un po’ di America Latina
ad Abbiategrasso col patrocinio del Comune.
Oltre ad essere una festa religiosa, Santa Rosa celebra l’integrazione, la fratellanza e la vicinanza
delle persone nella fede e non solo. Bellissimo vedere tanti ragazzi italiani di origine sudamericana
orgogliosi di essere italiani ma felici ed onorati di far rivivere le tradizioni dei loro genitori o dei
loro nonni. Queste le parole di Monsignor Binda: “Dobbiamo essere una Chiesa della gente, una
Chiesa in cui non ci sono differenze, non ci sono stranieri, siamo tutti un’unica realtà. Queste sono
iniziative che uniscono e che dobbiamo sempre sostenere e promuovere perché solo nella
conoscenza reciproca può nascere il rispetto delle diverse tradizioni. La fede va vissuta insieme,
quindi grazie a chi ha organizzato ed organizza ogni anno questa festa e grazie a tutti voi che
partecipate”.
Presenti alla celebrazione anche il console del Perù e quello delle Filippine a Milano, i quali si sono
detti entrambi felici di partecipare e hanno ringraziato Abbiategrasso e tutti i fedeli per la bellissima
festa e per la gentile accoglienza.
Il messaggio che Santa Rosa ogni anno rilancia con forza è quello che conoscere, abbracciare e
condividere le tradizioni di altri Paesi non significa perdere le proprie, ma venirsi incontro ed
abbracciarsi, rendendosi conto che “suoniamo tutti la stessa musica”.
Primo ad esibirsi Davide Avila, un ragazzo italo-peruviano che come l’anno scorso ha intrattenuto
gli spettatori con una bellissima esecuzione della canzone tradizionale latinoamericana “El Condor
Pasa”. Il testo tradizionale recita così: “Oh maestoso Condor delle Ande, portami a casa mia…”
ecco, con la Festa di Santa Rosa, ogni anno, almeno per un pomeriggio, ci sentiamo tutti trasportati
sulle Ande da quel condor… Luca Cianflone

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