MILANO – Arriva alla Triennale di Milano, in collaborazione con la Fondation Cartier pour l’art contemporain, la personale dell’artista aborigena Mirdidingkingathi Juwarnda Sally Gabori, che rimarrà in mostra dal 16 febbraio al 14 maggio 2023.
Ideata e curata da Fondation Cartier e inaugurata a Parigi nel 2022, la mostra ha ottenuto un eccezionale successo, dovuto alla straordinaria scoperta di una pittura potente e alla storia forte di un’artista il cui lavoro è profondamente radicato nelle tradizioni del suo popolo. Questa è la quinta mostra presentata nell’ambito del partenariato della durata di otto anni tra le due istituzioni, che conferma l’impegno nei confronti di artisti e geografie raramente rappresentati nei musei e nelle mostre occidentali.
Considerata una delle più grandi artiste australiane contemporanee degli ultimi due decenni, Sally Gabori ha iniziato a dipingere nel 2005, intorno agli ottant’anni di età, raggiungendo rapidamente come artista una fama nazionale e internazionale.
In pochi anni di rara intensità creativa, e prima della sua morte avvenuta nel 2015, ha realizzato un corpus di opere unico, vivace e colorato, senza apparenti legami con altre correnti estetiche, né con la pittura aborigena contemporanea.
La mostra alla Triennale di Milano presenta 29 opere di Sally Gabori, tra cui spettacolari tele monumentali che hanno caratterizzato la sua carriera, oltre a tre dipinti realizzati in collaborazione con altre artiste Kaiadilt e insieme alle sue figlie. Grazie ad alcuni prestiti eccezionali di importanti istituzioni museali australiane come la Queensland Art Gallery | Gallery of Modern Art, la National Gallery of Australia, la National Gallery of Victoria e HOTA, Home of the Arts, così come il Musée du Quai Branly – Jacques Chirac di Parigi, la Fondation Opale di Lens (Svizzera) e la Fondation Cartier e generosi prestiti di privati, la mostra permette al pubblico di scoprire un’immensa colorista il cui corpus di lavori, profondamente ancorato alla storia del suo popolo, testimonia una notevole modernità pittorica.