ABBIATEGRASSO – Abbiamo chiesto informazioni e spiegazioni all’istituto Golgi Redaelli, riportiamo di seguito le precisazioni  di Ivo Parpinelli, Ufficio stampa degli Istituti di Milano, Vimodrone, Abbiategrasso, che riferisce  innanzitutto che la RSA garantisce il diritto principale dei familiari, quello di avere, da parte dei medici, puntuali informazioni sullo stato di salute del proprio caro, ospite della struttura. Un’informazione capillare e personale, certo non collettiva, nel rispetto della privacy. Gli abbiamo presentato domande e timori  per il servizio lavanderia, pubblicate sullo scorso numero dell’Eco, suscitate dalla richiesta ai familiari, con la consegna degli indumenti degli ospiti, lasciati all’ingresso dell’istituto, di usare mascherina e guanti per trattarli e lavarli a 60°. Questo ha fatto temere che i capi da lavare possano essere ‘infetti’ e favorire il contagio. A questo proposito ci è stato risposto che ogni giorno viene predisposto un bollettino vicino alla lavanderia dove vengono recapitati gli indumenti alle famiglie con le istruzioni per il lavaggio, perché in questa emergenza non si riesce a far fronte al carico di lavoro. I pazienti positivi al Coronavirus sono stati isolati in una struttura apposita. Per quanto riguarda i pazienti affetti da Alzheimer il totale isolamento risulta più difficile. Chiediamo anche se i dispositivi di protezione sono stati sempre distribuiti agli operatori. L’addetto stampa risponde: “I dispositivi sono stati in un primo tempo centellinati e distribuiti agli operatori che avevano a che fare con pazienti risultati positivi al virus”. E’ stata pubblicata la lettera di un’infermiera che piange la morte di una collega e parla dei rischi che corrono gli operatori sanitari…Risponde: “Ci sono due morti tra la forza lavoro, due lavoratrici entrambe di Milano, con profilo professionale OSS, di cui una deceduta per Covid19”. Con la delibera dell’8 marzo l’ass. Gallera chiedeva alle RSA di individuare posti per pazienti Covid19 per alleggerire gli ospedali, tra le oltre 700 RSA solo una quindicina risultano aver accolto pazienti contagiati. Tra queste anche il Golgi Redaelli ha dato disponibilità? Il giornalista risponde: “Non ad Abbiategrasso, si è subito compreso che poteva diventare un problema… Regione Lombardia ha iniziato a inviare ispettori nelle RSA per un’inchiesta che è tuttora in corso. Il Coronavirus non ha colpito noi più di altri, è un problema universale, anche al Golgi si fa tutto il possibile per tutelare tutti quanti, anziani e operatori”. A chi chiede di sapere il numero degli ospiti contagiati presenti nell’istituto Golgi rispondiamo che non sono disponibili dati ufficiali, secondo un operatore che mantiene l’anonimato, i pazienti sarebbero 18 e ci sarebbero stati tre decessi tra lo scorso sabato e domenica. Sui numeri condividiamo questa riflessione: i numeri possono cambiare ogni giorno e se un ospite del Golgi con gravi sintomi viene ricoverato in ospedale dove avviene il decesso, non risulterà tra i ‘numeri’ del Golgi ma genericamente tra i dati del comune di residenza. I numeri non sono quindi particolarmente indicativi perché non specifici, così anche per i pazienti Covid deceduti in casa senza essere sottoposti a tampone, che non figurano in un elenco che appare  sottostimato. Se è difficile comprendere, giudicare e orientarsi tra scelte e dinamiche delle diverse realtà, è sacrosanto pretendere da tutti la massima tutela per le persone più fragili o più esposte al virus. E.G.