GAGGIANO – “Succede a Gaggiano che l’Amministrazione decida, coerentemente con il suo
programma elettorale e dopo tutti i passaggi previsti dalla legge, di portare avanti il Piano del
Traffico Urbano che – se non vuole e non può risolvere tutti i problemi del traffico verso Milano –
vuole mettere in sicurezza la via Roma e limitare il traffico di attraversamento del paese. PRIMO
CAPITOLO: IL SENSO UNICO NO! MA NON LO PROPONEVI ANCHE TU? Succede
sempre nello stesso paese che l’opposizione insorga contro quel Piano. Peccato che la stessa
opposizione nel proprio programma volesse istituire il senso unico in via Roma, senza però deviare
altrove le auto (con l’intenzione di vaporizzarle o di dirigerle nel Naviglio, forse). In quel momento
l’Amministrazione viene accusata di avere a cuore i commercianti di via Roma infischiandosene
degli altri… SECONDO CAPITOLO: LA VIA 2 GIUGNO COME LA TANGENZIALE DI
MILANO, FORSE PEGGIO Passato qualche tempo, il problema diventa la via 2 giugno su cui a
detta sempre di molti si sarebbe abbattuto un traffico inaudito, ingestibile per il paese. Qualche
osservatore arriverà a contare, dopo la partenza della nuova viabilità, 120 auto in 10 minuti (sic!).
Assurdo! Una frequenza così non si registra nemmeno sulla circonvallazione e, forse, nemmeno
sulla statale 494. Nessuno – anche i molti leoni da tastiera – in quel momento solleva il problema di
via Garibaldi. Forse perché in un soprassalto di razionalità in cuor loro sanno che il problema
esisteva già spostato in una via più in là, via Gramsci. TERZO CAPITOLO: IL PHOTO
CONTEST E LA GRANDINATA SU FACEBOOK. Parte la nuova viabilità ed è una fiera di
foto ad ogni ora del giorno o della notte ciascuna per mostrare o corroborare la propria tesi. Le
opinioni si sprecano e tutti dicono che bisogna ascoltare i cittadini (sulla vita virtuale di Facebook).
Peccato che i cittadini potevano dire la loro con tutti i crismi di legge, prima, nella vita reale, nella
fase istruttoria del PGTU ma le osservazioni arrivate sono state solo 4: una di Gatti padre, una di
Gatti figlio, una di Bianchi che era uguale alle precedenti ed una di un anonimo che, pur non
dovendo, il Consiglio Comunale ha comunque discusso, proprio per essere il più possibile
trasparenti… Ognuno ha la sua ricetta urbanistica per risolvere definitivamente i problemi… C’è chi
chiama alla protesta su Facebook, raccoglie qualche ‘mi piace’ ma poi non esce di casa e forse
nemmeno scrive al Comune perché le lettere o mail sul tema, arrivate agli uffici dopo il volantino
informativo sulla nuova viabilità, sono state infatti solo 10 (dieci!) , a cui il Comune ha dato
risposta entro i primi giorni di novembre. I commenti, sempre su Facebook, sono stati invece
centinaia. Nel frattempo l’Amministrazione interviene…dicendo di non voler intervenire in sterili
dibattiti su Internet e semmai lavora per sistemare la segnaletica, ingentilire un po’ le barriere e
tarare i tempi dei semafori. Ma… non lo mette sui social network.  QUARTO CAPITOLO: E SE
L’AMBULANZA VA CONTROMANO? Il problema diventa la via Garibaldi ed anche lì
impazzano le teorie: una auto in via Garibaldi produce più inquinamento di una auto ferma in via
Gramsci. Il momento critico è verso le 8 ma era critico anche prima solo 50 mt. più in là. Nel
frattempo grondano i giudizi su tutti, amministratori, giornalisti, anche sui cittadini che con
ragionevolezza suggeriscono di valutare a freddo le nuove soluzioni viabilistiche: sono infatti
passati pochi giorni dall’entrata in vigore del senso unico di via Roma, le abitudini si devono
riadattare e anche l’amministrazione valuta di tarare meglio il semaforo da vi Garibaldi per la salita
sul ponte. Lo dice e lo fa, ma non sembra interessare ai soliti polemisti. Curiosamente però nessun
parla più del problema di via 2 giugno che, secondo i tuttologi del web, era il massimo problema
(vedi alla prima puntata). In compenso l’argomento del giorno è come gestire il caso di una
ambulanza che debba passare contromano in una via stretta a senso unico: evidentemente un
problema che solo Gaggiano in Italia ha, perché sembra essere il primo paese ad aver istituito un
senso unico in una via stretta.  Per i tuttologi su Facebook, a quanto pare in Italia tutte le vie strette,
anche nei centri storici medievali, anche a Milano nell’ora di punta hanno la corsia di emergenza e

le code non ci sono mai (!) ed in ogni caso sono vietate (!!) QUINTO CAPITOLO: IL GIALLO
DEL SEMAFORO Compare un semaforo con telecamera in via Gramsci e anche lì si riaccende la
raffica di maledizioni contro il Comune ‘che vuole fare cassa’ o ‘che vuole penalizzare alcuni
cittadini a danno di altri’. Nel solito rumore di fondo, nessuno legge o fa notare come la telecamera
serva solo ad individuare (grazie alla stazza e all’altezza del mezzo) il pullman della STAV e a
privilegiarlo dandogli il verde. E poi, detto tra noi, se anche la telecamera desse le multe a chi passa
con il rosso, non sarebbe forse giusto? SESTO CAPITOLO: MANCA IL TRAFFICO Ora il
problema è diventata la mancanza di traffico. Ora quelli che alla prima puntata dicevano che il
Comune intendeva favorire per motivi elettorali i commercianti di via Roma denunciano come gli
esercizi commerciali della stessa via ora perdono i clienti. Ma delle due l’una: o non era vera la
prima, o non è vera questa, o forse forse non sono vere entrambe…. ALLA FINE DELLA FIERA
LE LEZIONI IMPARATE…
Certo l’Amministrazione poteva comunicare di più e meglio ma ha cercato quantomeno di farlo al
massimo delle sue capacità attraverso la stampa e dei volantini distribuiti in tutto il territorio
comunale. Il cambio della viabilità è stato ed è un fatto importante che ha impegnato tecnici
comunali ed amministratori. Tuttavia occorre dare il tempo al tempo, cercare di comprendere
come il punto di equilibrio tra bisogni talora divergenti sia difficile e, magari, dare
un’apertura di credito al fatto che c’è un motivo razionale dietro le scelte fatte. In ogni caso,
essere maleducati o aggressivi non serve a molto se non a far aumentare la rabbia. Il cambio è
avvenuto e la situazione va sempre più migliorando ed è sotto gli occhi di tutti. Nell’era della
immediatezza su internet tutto deve essere fatto subito e perfettamente al primo colpo. Il traffico
deve sparire al giorno zero. I cartelli devono spuntare nella notte, le fioriere ed i cordoli devono
essere belli e fotogenici, tutti devono essere contenti. La realtà è più complessa, ci sono tempi
tecnici e periodi di assestamento e di verifica che non sono quelli del tutto e subito.
Certo ci sono cose da fare: l’Amministrazione è la prima a sapere che gli attuali jersey non sono
quanto di più appagante ci possa essere per gli occhi, ma – in questa fase – l’esigenza di mettere in
sicurezza la via Roma e costringere gli automobilisti a percorrerla a velocità moderata viene prima
della resa estetica. Dopo un periodo di assestamento verrà abbellita e ingentilita. I tempi semaforici
sono stati già ritarati e vengono monitorati: non si escludono modifiche nel futuro. Improvvisarsi
urbanisti e rendere qualche gruppo Facebook uno sfogatoio di lamentele non giova a nessuno a
maggior ragione se non vi è corrispondenza reale tra la protesta virtuale e quello che succede nella
realtà”. Insieme per Gaggiano