ABBIATENSE – Caos è stato il termine più usato dalla scorsa settimana per parlare delle conseguenze causate dalla riaccensione del semaforo sul ponte di Robecco. Hanno protestato un po’ tutti, dagli automobilisti esasperati agli autisti dei pullman Stav per gli inevitabili ritardi, ai cittadini e commercianti di Robecco che si sentono ancora più penalizzati perché al traffico quotidiano già insostenibile ora devono fare i conti con un inquinamento ancora maggiore e un centro città da evitare anche a costo di perdere le proprie abitudini di fare colazione al bar e la spesa nei soliti negozi di vicinato. Interventi sui social a iosa, improperi e polemiche, anche nei confronti del parroco che durante una messa, prima della riaccensione del semaforo ne aveva accennato nell’omelia, una semplice citazione interpretata da altri come un’ingerenza politica. Intanto il sindaco Barni ha inviato una lettera, sottoscritta dai sindaci di Magenta, Abbiategrasso,Ozzero e Vigevano al Ministero delle Infrastrutture e  Trasporti con cui chiede un sopralluogo. Barni scrive: “Gentilissimo Ministro, mi permetto di rivolgermi a Lei in merito ad un’importante questione di sicurezza che riguarda nello specifico il mio Comune, ma che investe un territorio vasto e importante quale l’Est-Ticino. Robecco sul Naviglio, il Comune che amministro, è punto di collegamento tra l’Abbiatense e il Magentino, due zone vaste attraversate da una rete stradale inadeguata agli importanti flussi di traffico che la interessano. Su queste zone insistono spostamenti collegati all’aeroporto di Malpensa, nonché a importanti attività logistiche e industriali. Tale collegamento avviene attraverso un piccolo ponte, al centro del mio paese, costruito nella metà dell’ottocento. Su questo ponte transitano mediamente 20.000 veicoli al giorno. La pericolosità di tale tratto mi ha indotto, con la Giunta che rappresento, a riattivare un vecchio semaforo al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità di pedoni e ciclisti. Questo ponte, costruito sopra il Naviglio Grande, ogni giorno viene percorso, in particolare, da ragazzini delle scuole di primo e secondo grado, da nonni e genitori con i rispettivi piccoli per raggiungere la Scuola dell’infanzia e dallo stesso servizio di ‘pedibus’ organizzato dal Comune. Il rischio di essere investiti è divenuto col tempo e l’aumentare del traffico, elevatissimo. Il semaforo attivato mi ha consentito di tutelare pedoni e ciclisti, arrecando però pesanti problemi alla viabilità locale e sovracomunale, a discapito con mio grande dispiacere di pendolari, operatori economici e di una parte dei miei stessi cittadini. Salvaguardare una vita è prioritario per tutti. Emerge inoltre con grande evidenza che se questo ponte o altri tratti della viabilità di questo territorio dovesse richiedere interventi di manutenzione straordinaria andrebbe in tilt l’economia di un’area molto importante. In prima linea ci siamo noi Sindaci e laddove cadono ponti o succedono gravi incidenti ne rispondiamo in prima persona. Il coraggio e la determinazione non ci mancano, ma a volte le scelte ultime competono agli organi superiori. In questo mio secondo mandato abbiamo deciso di investire principalmente sulla sicurezza, siamo partiti dalla ‘situazione ponte’che è il punto di maggiore criticità. Emerge chiaramente che l’unica soluzione al problema a Lei descritto è la realizzazione di una infrastruttura adeguata. In data odierna ho convocato presso il Palazzo Municipale di Robecco sul Naviglio i colleghi Sindaci di Abbiategrasso, Magenta, Vigevano e Ozzero, i quali con me, da anni sostengono la realizzazione della ‘Vigevano-Malpensa’, con le opportune mitigazioni, e che sottoscrivono con me questa lettera. Tutti infatti, rispettano e comprendono la scelta inevitabilmente fatta dalla mia amminiostrazione, anche i Comuni limitrofi di Abbiategrasso e Magenta, che sopportano la pesante situazione di traffico creatasi ed ai colleghi Sindaci è rivolto il nostro grazie riconoscente. Siamo infatti un gruppo di Amministratori che hanno saputo superare gli orientamenti politici, impegnmandosi nell’interesse esclusivo del territorioe delle comunità cittadine che rappresentano. Ci auspichiamo che si ponga fine a questo immobilismo e vengano rimossi gli ultimi ostacoli  che ancora impediscono la realizzazione della Vigevano-Malpensa, opera che il CIPE ha approvato come unico progetto possibile. Altre soluzioni, presentate a noi Comuni, sono state respinte dagli stessi tecnici dei vari Enti preposti perché ritenute irrealizzabili e presentate in maniera sommaria senza fondamento e credibilità. Non esistono progetti alternativi, ma problemi importanti da risolvere tempestivamente nell’interesse di intere collettività’. Confidando in un suo decisivo e repentino intervento e invitandoLa, qualora lo ritenesse opportuno, per una visita nei nostri territori. La ringrazio fin d’ora…” Seguono i saluti e le firme di Fortunata Barni e dei sindaci Nai, Calati, Villani e Sala. Nel fine settimana venivano comunicate anche le seguenti modifiche sull’attivazione del semaforo: “Tempi del verde più lunghi sull’asse principale SS 526 e riduzione del verde da Pontevecchio SP117. – Attivazione del semaforo dalle 7.45 alle 22.00. – Sospensione dell’attività semaforica nei giorni di sabato e domenica. L’Amministrazione Comunale continua a mantenere monitorata la situazione al fine di apportare altre eventuali migliorie. Si ricorda che il passaggio sul ponte carraio, anche in caso di semaforo non attivo, è consentito ad un solo veicolo per senso di marcia come da regolare segnaletica stradale preesistente”. Quindi il semaforo è stato reimpostato, gli effetti saranno verificabili solo con la riaccensione ma intanto i contrari stanno raccogliendo firme e organizzano la protesta. La lettera al Ministero da più parti è considerata la ‘prova’ che la scelta del sindaco Barni sia dovuta anche alla sicurezza dei cittadini ma soprattutto sia stata un’ardita provocazione per rendere evidente un problema che, il caos di questi giorni lo prova, dev’essere affrontato e risolto una volta per tutte. E.G.