L’ultima volta che si è arrabbiato è stato a Morimondo, poco tempo fa, perché non poteva dare una mano e doveva solo guardare e allora chiedeva di andare via: non sopportava di non poter fare: ecco, Giancarlo era così, mai fermo, insegnava con l’esempio; lo vedevi sofferente capivi che non ce la faceva più ma teneva duro perché non voleva caricare altri di lavoro.
Quello che lascia, oltre a un grande vuoto nella famiglia e negli amici, è una associazione che ha fatto tanto per questa città nel modo in cui a lui piaceva, in silenzio, con umiltà e semplicità ma con una passione che non si può descrivere.
Molti sono quelli che sono passati e non ci sono più ma Luciano, Bepi ed ora Giancarlo, gli ultimi che ci hanno lasciato, sono un pezzetto di noi che muore.
Proveremo, per loro, a portare avanti questa idea stringendoci ancora una volta, il sorriso forzato davanti a chi viene qui per divertirsi senza sapere la nostra storia, la storia di grandi persone
Ciao Giancarlo, ora se puoi, riposa in pace.
Gruppo la Cappelletta, Abbiategrasso