ABBIATEGRASSO – Sabato 21 novembre alle 10 chi ha la fortuna di avere bimbi intorno, non potrà mancare all’appuntamento che Anffas propone al cinema Al Corso. Un gesto d’amore che ne produce altri, all’infinito, che si spiega raccontando com’è nato il libricino che raccoglie “Le Filastrocche dell’Angioletto Angelica”, scritto da Barbara De Angeli e consegnate all’Anffas per contribuire alla raccolta fondi per realizzare l’importante progetto “Dopo di Noi con Noi”, una casa, lo ricordiamo, per ragazzi fragili che non essendo autonomi, quando non potranno più essere accuditi dai propri cari, troveranno altrettante attenzioni e calore. Incontriamo Franco Tonoli, instancabile genitore e “anima” dell’Anffas con l’autrice Barbara De Angeli a cui chiediamo di raccontare com’è nata questa idea delle filastrocche. “Tutto ha inizio quando mi chiama Anna Rita, una cara amica da oltre 30 anni che abita ad Ascoli Piceno, ha già una figlia grande, da sempre ha desiderato un secondo figlio e ora scopre di essere, seppure non più giovanissima, in dolce attesa. E’ molto felice ma un esame clinico accerta un problema che mette in pericolo la gravidanza e che condanna il nascituro a una vita breve. La diagnosi si conferma corretta quando poco prima del parto la bimba non ce la fa. La madre che l’ha amata con tutta sé stessa da quando l’ha concepita, chiede che venga battezzata con il dolce nome di Angelica, vuole renderle omaggio in ogni modo. Prepara anche un album di ricordi in cui raccoglie pensieri, ecografie, chiede anche agli amici un ricordo scritto dedicato al suo angelo. Io a quel punto ho iniziato a scrivere alcune filastrocche, nel frattempo preparavo uno spettacolo a favore di Anffas. Due coincidenze mi hanno colpita, avevo appena terminato di scrivere che l’angioletto Angelica avrebbe aiutato a fare dei bei sogni quando ho ricevuto un messaggio da Anna Rita che mi ha scritto: ‘Non ho niente da dirti se non augurarti sogni bellissimi’, la seconda è accaduta la mattina dopo aver concertato con Tonoli di destinare le Filastrocche a sostenere il progetto Anffas, quando mi ha chiamata la mia amica per dirmi di aver sognato Angelica che l’ha abbracciata felice”. All’origine di queste Filastrocche ci sono quindi molte storie d’amore l’amore tra due amiche, l’amore di una madre, l’amore dell’autrice per Angelica e per i ragazzi dell’Anffas. Storie d’amore inanellate, una nell’altra, in una catena che non avrà fine se mamma e papà regaleranno e leggeranno questo libricino ai loro cuccioli, se lo faranno nonni, zii, tate, amici, se lo leggeranno a scuola le maestre per parlare di gioia e solidarietà. Solidarietà e amore per il diverso come nell’ultima filastrocca: “Il Paese di Pippilimerlo, quello in cui nulla è normale, ma tutto è più bello quando è eccezionale” proprio come all’Anffas. Ogni filastrocca è illustrata da un alunno dell’Istituto “Figlie di Betlem “, disegni e colori deliziosi che aggiungono valore a questo prezioso libricino che ricorda Angelica nel migliore dei modi, un angioletto che continuerà a vivere nei sogni di tanti bambini e aiuterà concretamente tanti ragazzi speciali. Enrica Galeazzi