ABBIATEGRASSO – Riceviamo e pubblichiamo da Anpi Abbiategrasso – Sezione Giovanni ‘Visone’ Pesce: “Partiamo dalla considerazione che la scelta di accorpare il referendum e il voto amministrativo in tante regioni e comuni in una unica data così ravvicinata, renderà impossibile fornire ai cittadini una adeguata informazione. Si voterà senza avere sufficienti elementi di conoscenza per giudicare se il taglio dei parlamentari proposto sia una scelta giusta o meno. Cercheremo di spiegare in sintesi perché l’ANPI si è schierata per il NO alla riforma Costituzionale: Chi vuole modificare la Costituzione afferma che in Italia c’è il più alto numero di parlamentari rispetto ai Paesi UE. La realtà è ben altra: rispetto al numero di abitanti l’Italia ha meno deputati di tutti i Paesi UE tranne Francia, Olanda, Spagna e Germania. Con la riforma l’Italia avrà il minor numero di deputati per abitanti, e ciò renderà più difficile rappresentare i cittadini. Saranno colpite le minoranze linguistiche, i partiti più piccoli, le forze all’opposizione nei governi regionali. Per questo votiamo NO! Chi vuole modificare la Costituzione afferma che si risparmieranno 500 milioni di euro in 5 anni. La realtà è ben altra: si risparmiano 285 milioni pari allo 0.007% della spesa pubblica. Un’inezia. Un conto è risparmiare, com’è giusto, altro conto è tagliare a casaccio. I costi per far funzionare la democrazia non sono sprechi, ma investimenti perché siano garantiti diritti e libertà. Per questo votiamo NO! Chi vuole modificare la Costituzione afferma che aumenterà l’efficienza del parlamento. La realtà è ben altra: nessuno dei suoi compiti verrà agevolato, anzi, si complicherà il lavoro delle commissioni e bisognerà riscrivere i regolamenti. Per questo votiamo NO! Solo un cambiamento della legge elettorale in modo proporzionale puro, che affiancasse la riduzione dei parlamentari, permetterebbe di tutelare le minoranze. Nemmeno è stato pensato alcun cambiamento della Costituzione per l’elezione del Presidente della Repubblica, che si renderebbe necessario nel caso passasse la riforma costituzionale. Non c’è ancora nulla. Per questo votiamo NO! Si tratta quindi a nostro parere di una riforma senza alcuna seria motivazione tranne che l’attacco qualunquista alle ‘poltrone’ e alla ‘casta’. Si umilia ancora il parlamento trasformandolo in uno strumento marginale, ma oggi all’Italia serve proprio il contrario: una democrazia forte è una democrazia che rappresenta i cittadini attraverso organismi autorevoli e riconosciuti, a cui i cittadini rivolgono la loro fiducia. Non sprechiamo le conquiste di ANPI, democrazia e libertà donateci dalla Resistenza. Votiamo NO!”