ABBIATEGRASSO – Il giorno della riapertura delle scuole dopo il lungo periodo di fermo, che non è bastato comunque per preparare ovunque un inizio strutturato e rassicurante, è arrivato. L’incertezza regna, le direttive ministeriali, che pubblichiamo, non sono facili da applicare e non mancano certo contraddizioni e polemiche. Come dare torto a chi contesta ad esempio che sia facoltativo per gli insegnanti sottoporsi al test Covid così come lasciare ai genitori la misurazione della temperatura agli alunni? Regole che non garantiscono nessuno, lamentano già sia diversi docenti che genitori. Senza contare che la prima campanella suona pochi giorni prima del referendum e che si voterà nelle scuole appena sanificate e in cui entreranno centinaia, migliaia di persone possibili portatori del virus. Quindi ci sarà subito un’interruzione delle lezioni e un gran lavoro per igienizzare e ripreparare il ritorno degli alunni. La querelle dei banchi, con rotelle o no, non riguarda per fortuna le scuole abbiatensi, dotate di banchi singoli, acquistati 20 anni fa, ma certo il ritorno in classe non è facile, garantire spazi e distanziamento, predisporre il gel igienizzante, risistemare armadi, avere personale sufficiente… Gli occhi di tutti in questo momento sono puntati in particolare sulle scuole, con il timore di nuove chiusure dovute alla pandemia che continua, alle voci anche autorevoli che dicono cose diverse e creano confusione, il doversi adattare a evoluzioni ancora imprevedibili causa ansia agli adulti, così come agli alunni affrontare le conseguenze di mesi di didattica a distanza, senza lo stare insieme, quasi in assenza di relazioni sociali. Una situazione in continua evoluzione che richiede però più buon senso e organizzazione, ancora troppa incertezza riguardo ai tamponi e alla riammissione a scuola anche dopo una possibile banale influenza. Per non parlare degli ingressi scaglionati a orari diversi di fratelli che frequentano la stessa scuola ma in classi diverse e nonni che, dopo mesi in cui non potevano avvicinarsi ai nipoti per la reciproca incolumità, ora sono “arruolati” dai figli che hanno ripreso a lavorare, per accompagnare e accudire i ragazzini. La scuola riapre finalmente ed è senz’altro una notizia molto positiva ma dall’esito incerto, un momento particolarmente delicato che richiede senso di responsabilità da parte di tutti nei confronti della collettività. La sicurezza infatti dipende anche da come ognuno di noi rispetta le regole. E.G.