VERMEZZO CON ZELO – “Questa Amministrazione ha spinto sulla fusione solo ingolosita dai contributi extra e solo questo ha spiegato ai cittadini: arrivano più soldi dallo Stato. Probabilmente ha spinto sulla fusione anche per la possibilità che sindaco, vicesindaco e assessore al bilancio si sono dati di ricandidarsi per il terzo mandato, anzi portando dopo 9 anni di amministrazione come unica opera compiuta, tra le tante promesse, solo la fusione dei due comuni. Ma questo, ovviamente, è stato spiegato meno chiaramente ai cittadini”. Così commenta la consigliera Ada Rattaro, capogruppo di “SiAmo Vermezzo con Zelo”, dopo l’articolo pubblicato sullo scorso numero, in cui l’assessore Paolo Giussani esprimeva soddisfazione per l’arrivo dei 588.000 euro al Comune grazie alla fusione.
“Come non è mai stata né spiegata né annunciata la chiusura degli uffici comunali di Zelo, oppure dell’asilo (scuola dell’infanzia) sempre di Zelo per un non meglio precisato futuro progetto di un centro culturale. Ma neppure della nuova viabilità in piazza a Vermezzo, con lo spostamento del monumento ai caduti, è stato condiviso nulla con i cittadini, eppure, entro fine mese, dovrebbero partire i lavori. – prosegue Rattaro – Per non parlare dell’ equità promessa tra i contribuenti con il rimborso Quota Variabile TARI di cui in campagna elettorale si parlava ma di fatto mai estesa ai cittadini zelesi. Manca completamente una visione complessiva di sviluppo del paese che parta dal garantire il decoro urbano e coinvolga tutta la comunità nella destinazione d’uso di tutti i nostri beni immobili come le case confiscate alla mafia o gli ex uffici dell’ Unione e del Comune sul territorio di Zelo. Ci sono anche sfide che riguardano il futuro e non dipendono direttamente da un’amministrazione comunale come quella del cablaggio della fibra ottica in tutte le zone del paese per una connettività degna di un paese alle porte di Milano. Ma se non è facoltà di un’Amministrazione comunale intervenire su scelte di carattere nazionale, quantomeno dovrebbero rispondere ai cittadini sui tempi ufficiali dettati al nostro Comune e fare pressioni laddove è possibile. Dovremmo essere un esempio di progettualità e rilancio per i paesi vicini e invece non riusciamo neppure a mantenere il decoro dei parchi e ai cittadini tocca pure esultare per la sostituzione di qualche altalena rotta da mesi. Proprio dalla cura del verde avremmo voluto partire con un progetto che rilanciasse tutte le nostre aree verdi, diversificasse i giochi e gli spazi all’aperto a seconda delle fasce di età dei frequentatori. Portando progetti stabili nel tempo e non meteore per confondere le acque sul progressivo involversi del paese. Sono parole forti, lo sappiamo, ma solo da una presa di coscienza di tutto questo si può partire a lavorare insieme” conclude Ada Rattaro.