ABBIATEGRASSO – Mercoledì 27 marzo dei 14 punti all’ordine del giorno, si è arrivati a discuterne solo 7 pur terminando a notte fonda, dopo le 4. A dire il vero la minoranza ha abbandonato alle 4 meno un quarto per protesta, perché la maggioranza non ha accolto la proposta di rinviare il 7° punto al giorno dopo quando comunque sarebbero ripresi i lavori. La maggioranza non ha accettato e ha blindato tutti i suoi consiglieri perché, han detto i gruppi di minoranza prima di andarsene, il giorno dopo sapeva che avrebbe rischiato di non avere i numeri per alcune preventivate assenze e il bilancio di previsione dev’essere approvato entro il 31 marzo. La discussione del “Documento Unico di Programmazione 2019/2021 e Bilancio di Previsione, esame ed approvazione” è iniziata a mezzanotte e un quarto. Nella snella presentazione l’ass. Bottene ha ricordato che “obiettivi del DUP e del Bilancio e domande tecniche sono stati già oggetto di una Commissione ed esauriti in quella sede”, ha citato come ‘caratterizzante’ la sede unica per cui si spenderanno 1 milione e 200 mila euro, ma anche illuminazione pubblica, piscina, lavori per cimitero, strade e scuole. Il bilancio, ha assicurato, permetterà di gestire quanto indicato in maniera dettagliata nel documento rilasciato ai consiglieri. Ha aperto il dibattito la cons. De Angeli (M5S) che ha chiesto “al di là dei numeri, gli obiettivi indicati ci dite come pensate di raggiungerli?” Cameroni (Pd) ha continuato citando “carenze vistose di informazioni ai cittadini. Per la sede unica la precedente amministrazione aveva previsto una spesa di 400.000 euro com’è che in un anno e mezzo si triplica a 1.200.000? La Commissione non è esaustiva è qui che si decide”. Tra le criticità indicate anche la gestione della sicurezza, “non si prevedono a bilancio più agenti e si parla di potenziare il servizio…” De Marchi (Cambiamo A.) ha lamentato che gli obiettivi citati sono gli stessi, non raggiunti, del 2018, non si cerca peraltro di riportare i servizi persi, si spende più del dovuto per sede unica e piscina. Cattoni (Cambiamo A.) ritiene che questo bilancio evidenzi “la sconfitta della politica dell’amministrazione Nai”, vedi la piscina per cui era previsto l’inizio lavori nel 2019, un progetto che comunque non condivide anche per il forte indebitamento che comporta. Critiche anche alla gestione delle Partecipate e comunque “ un copia incolla del bilancio precedente come se nulla fosse stato fatto”. Finiguerra (Cambiamo A.) ha ricordato al cons. Pusterla ora in maggioranza di aver condiviso in passato il voto contrario alla sede unica, che unica non è e che senz’altro non è da ritenersi una priorità per la città. Per quanto riguarda la piscina ritiene impossibile che i lavori possano iniziare in quanto l’amministrazione non ha ancora avviato l’iter. Lovati (Nai sindaco) ha invece difeso l’operato della sua maggioranza “vittima di tagli, crisi, blocco dei mutui che rendono le scelte politiche minimali”. Ha però spronato a una “progettazione più coraggiosa e in linea col programma”. Pusterla (Abb/sso Merita) ha replicato al Pd che “lungo è l’elenco di quanto non avete fatto a cominciare dalla rotonda ai carabinieri, si tratta di un documento strategico esecutivo anche se probabilmente non riusciremo a fare tutto”. L’ass. Albetti ha invitato a non denigrare la città, ha ammesso che la “determina” per la piscina non c’è ancora ma che “i costi previsti diminuiranno. La nuova sede, di cui tutti han parlato, questa volta si farà”. Intanto l’ass. Bottene leggeva una sorta di cappello al bilancio, su cui Finiguerra chiedeva lumi e poi presentava un emendamento da inserire nella delibera in votazione, in quanto ha dichiarato Finiguerra: “L’ass. Bottene in pratica dice che non riconosce il budget di Amaga” e per quanto riguarda la piscina, dopo l’ammissione di Albetti della mancata approvazione degli atti necessari a procedere, si deduce che “è una fake news”. Della piscina hanno parlato ancora Tarantola e Cattoni, dopo altri interventi il sindaco ha detto di ritenere “stimolante il dibattito, su un bilancio importante perché contiene cose sfidanti e in prospettiva come la sede unica che permette dei risparmi e mette in moto altro… non so se avremmo oggi piscina, teatro, ecc. anche se le elezioni le avessero vinte altri…” Non manca molto alle 4 e finalmente si vota: la maggioranza approva con 15 voti, la minoranza vota contro e chiede, vista l’ora, di rimandare la discussione del punto successivo sulla variante al PGT. La maggioranza decide di rimanere e la minoranza se ne va. Il 7° punto sul PGT viene trattato quindi dalla sola maggioranza e in poco tempo, comunque dopo le 4 del mattino viene approvato. E.G.