ABBIATEGRASSO – Una città sempre più a rischio Abbiategrasso, teatro di frequenti gravi episodi, una movida fuori controllo e un territorio in cui si concentrano gente di malaffare e violenti. E’ infatti un susseguirsi costante di notizie di cronaca nera che alimentano la percezione di una situazione fuori controllo perché mancano appunto controlli e strategie per contenere e prevenire tali fenomeni. L’ultima notizia, in ordine di tempo, dopo l’arresto di venerdì dello spacciatore trovato in possesso di 160gr.di cocaina, 280 di hashish, 500 di marijuana, pistola e coltello, quella di sabato notte con quattro feriti di cui uno gravissimo. Una rissa tra spacciatori egiziani, due gruppi, sei persone che si sono affrontate in un diverbio degenerato in rissa con coltello. Quattro dei sei spacciatori sono rimasti feriti. I colpi al collo e all’addome rischiano di risultare fatali a uno di loro, arrivato al Policlinico di Milano in codice rosso. I quattro feriti hanno tutti da poco più di 20 anni ai 40, in codice giallo sono stati ricoverati all’ospedale Fornaroli di Magenta due ragazzi e un terzo in codice verde per ferite fortunatamente più lievi. La rissa è scoppiata in via Podgora, nelle vicinanze di via Novara. Subito sono partite le indagini delle forze dell’ordine per conoscere meglio gli stessi spacciatori implicati e il motivo della diatriba. Non è difficile supporre una rivalità tra i due gruppi di egiziani per quanto riguarda lo spaccio e il controllo del territorio. I residenti della zona vicino alle case popolari, conosciuta come ‘Bronx abbiatense’, temono sempre di più per la loro incolumità e per la sicurezza delle loro abitazioni. Ma la preoccupazione serpeggia ormai in tutta la città. Ci segnalano schiamazzi, bevute e zuffe frequenti in un locale dell’Allea aperto anche oltre le 3 di notte, così come arrivano continue segnalazioni di bande giovanili, di ragazzi alterati da alcol e droghe che si spostano dal quartiere Fiera al cimitero. Una situazione sempre più fuori controllo che siamo costretti a continuare a denunciare, con la speranza che la circostanza odierna venga finalmente adeguatamente affrontata. E.G.