ABBIATEGRASSO – La lettera inviata al neo Ministro alla Sanità Giulia Grillo del M5S è stata letta in Consiglio comunale dalla consigliera Barbara De Angeli (M5S) e durante la videointervista in diretta per l’Eco della Città vista da oltre 10.000 persone e condivisa fino a diventare virale. L’ennesima conferma che la situazione dell’ospedale Cantù conseguente a recenti scelte politiche è ritenuta assurda dalla popolazione dell’abbiatense, che chiede a gran voce di ripristinare i servizi tolti, carenze che mettono a rischio la salute e la vita delle persone. Il testo della lettera: “Onorevole Ministra, in qualità di Portavoce del M5S al Consiglio Comunale di Abbiategrasso in collaborazione con la Lista Civica ‘Ricominciamo Insieme’, sottopongo alla sua attenzione il grave sopruso che stanno subendo i cittadini di tutto il territorio abbiatense in seguito alla scellerata decisione di chiudere il PS notturno dell’Ospedale di Abbiategrasso. La Regione Lombardia, dopo aver investito più di 30.000.000 euro negli ultimi anni, per un Ospedale nuovo e all’avanguardia , non appena smaltiti i grandi proclami e i brindisi seguiti all’inaugurazione, ha da subito iniziato una fase di smembramento e di depotenziamento che ridurrà il nostro nosocomio ad un enorme poliambulatorio. Noi non ci stiamo e non accettiamo che si persegua questo fine in sprezzo al cospicuo investimento fatto con soldi pubblici e soprattutto al diritto alla salute dei cittadini del territorio. Dal dicembre 2016 i cittadini stanno subendo le conseguenze della chiusura notturna del servizio di Pronto Soccorso; decisione sciagurata che non tiene minimamente conto delle caratteristiche e delle peculiarità del territorio e, men che meno, delle linee guida contenute nel DM 70/2015 sulla ‘centralità del paziente e il rispetto della dignità della Persona’. Abbiategrasso è il comune più esteso della provincia di Milano e l’utenza complessiva del PS in oggetto occupa un’area di 207 kmq, costringendo il paziente, nel punto più distante rispetto al Pronto Soccorso di competenza, al tempo di percorrenza di un’ora per raggiungere un servizio dal quale potrebbe dipendere la sua vita. Segnaliamo inoltre che la decisione di dirottare tutto sul PS di Magenta è stata assunta prima di adeguare lo stesso alla ricezione di un vero e proprio raddoppio dell’utenza, creando grosse criticità sia per i pazienti, quanto per il personale addetto. Va aggiunto, inoltre, che tale scelta non considera nel modo più assoluto l’aspetto sociale costituito dalla presenza di un numero elevato di persone anziane, disabili e famiglie che, non avendo mezzi propri, sono oggettivamente impossibilitate a raggiungere altre strutture di Pronto Soccorso a causa dell’assenza di servizi di trasporto pubblici in fascia notturna. La informiamo inoltre che: i cittadini abbiatensi si sono ribellati e hanno raccolto più di 11.000 firme sia contro il depotenziamento dell’Ospedale e soprattutto per chiedere la riapertura del PS notturno; i sindaci dell’Abbiatense e il Movimento per il Diritti del Cittadino Malato si stanno impegnando da tempo per ottenere il rispetto del sacrosanto diritto alla salute dei cittadini del territorio; la chiusura del Pronto Soccorso ha avuto come ricaduta lo smembramento del servizio di anestesia e dei servizi di chirurgia e di ortopedia; il 22 novembre 2017 è stata approvata all’unanimità, in commissione III di Regione Lombardia, una mozione per la riapertura del PS notturno e per mantenere e potenziare le prestazioni attualmente erogate dall’Ospedale; sempre nel novembre 2017 è stata presentata un’interrogazione all’allora ministro della Sanità Lorenzin da parte dell’On. Prina sulla verifica dei “Livelli essenziali di assistenza” previsti sia dal DM 70/2015 che dalla nuova legge Regionale n. 23; attualmente è in vigore la modalità di assunzione 1 a 4, ma dal 1.6.2018 al 31.12 2018 è stato addirittura sancito un blocco delle assunzioni e questo pregiudicherà ulteriormente la qualità del servizio offerto e la inevitabile ricaduta sulla qualità del servizio offerto al cittadino creando enormi criticità anche sul personale sanitario che dovrà far fronte alle emergenze in numero ridotto, con probabile ed inevitabile rimodulazione dei posti letto a discapito dei pazienti dell’abbiatense; ad oggi siamo ancora senza servizio di Pronto Soccorso notturno e senza alcuna novità di rilievo riguardo ad una volontà di ripristino. Chiediamo pertanto un Suo cortese interessamento relativamente a questa gravissima mancanza che stiamo subendo auspicando che, con il nuovo Governo, venga archiviata la cinica logica di considerare la Sanità un’azienda in quanto la stessa è, e deve essere, un servizio DOVUTO al cittadino contribuente. Non possiamo più accettare una Stato che sappia solo chiedere… Nel ringraziarLa per l’attenzione porgiamo cordiali saluti”.